giovedì 19 agosto 2010

Minestra di Cicerchie

La minestra di cicerchie è il modo più semplice per gustare questo legume relativamente sconosciuto. Le preparava mia nonna che a sua volta se le faceva portare da mio padre quando andava in Puglia. Sono tipiche delle regioni del sud Italia e fino a poco tempo fa era praticamente sconosciuto al nord, poi le varie politiche di recupero delle coltivazioni tradizionali e di valorizzazione del territorio hanno fatto sì che questo legume venisse 'rispolverato' dal passato.
Ingredienti (x 2 persone):
200g cicerchie;
2-3 spicchi d'aglio;
olio evo;
acqua e sale q.b.

Procedimento:
In una ciotola sciacquare e scolare le cicerchie, ricoprirle con acqua e lasciarle in ammollo almeno per una notte, meglio se per 1-2 giorni, risciacquandole e cambiando l'acqua di tanto in tanto. Alla fine scolate bene l'acqua di ammollo e sciacquate ancora le cicerchie, poi mettetele un una pentola capiente e coprite con parecchia acqua. Mettete la pentola sul gas e quando comincia a scaldare aggiungete l'aglio sbucciato. A questo punto dovrei dire il tempo di cottura che dipende tantissimo da quanto avete lasciato in ammollo: io di solito le lascio quasi per due giorni e per cuocere impiegano al massimo 45'; la mia mamma le lascia solo una notte e impiegano quasi 2 ore e mezza per cuocere. Quando sono quasi a fine cottura aggiungete il sale e, se riuscite, togliete l'aglio.
Al momento di servire aggiungete 1-2 cucchiai di olio evo. Potete conservarle anche per il giorno successivo, basterà riscaldarle in una pentola aggiungendo, se sono rimaste troppo asciutte, un po' d'acqua.

DIETA: Giorno 3

Questa mattina mi sono svegliata davvero molto tardi… Ho la vaga coscienza che non sia una cosa bella, ma al risveglio mi sentivo così rilassata (cosa relativamente rara) che non sono assolutamente riuscita a sentirmi in colpa.
Mi sono piantata davanti alla scrivania e ho riorganizzato l'elenco delle ricette da provare, e ammetto di essere rimasta particolarmente attirata dai piatti natalizi. Se mi esercito abbastanza forse riuscirò a soppiantare il banalissimo pranzo di Natale (tutto a base di carne ovviamente) che non è mai cambiato da quando sono arrivata io -e certamente era così da molto più tempo- e che sinceramente non è mai stato particolarmente buono.
Comunque c'è ancora tempo, invece l'autunno si avvicina e sto raggruppando una serie di zuppe super buonissime che non vedo l'ora di proporvi!!!

3° Giorno:

al risveglio: una tazza di acqua a temperatura ambiente con il succo di 1/2 limone.

Colazione:
2 Pesche

1/2 Mattina:
spremuta d'arancia

Pranzo:
[60g] riso Thai integrale con sesamo e salsa di soia

Merenda:
10g Mandorle

Tea Time:
tisana di Tarassaco

Cena:
"Minestra di Cicerchie";
"Rosella Carosella"

mercoledì 18 agosto 2010

DIETA: Giorno 2

2° Giorno:

al risveglio: una tazza di acqua a temperatura ambiente con il succo di 1/2 limone.

Colazione:
150g susine

1/2 Mattina:
spremuta d'arancia

Pranzo:
zuppa di miso con spaghetti di soia;
caprese di pomodoro e tofu affumicato

Merenda:
20g Mandorle

Tea Time:
te zenzero e limone

Cena:
zuppa di cicoria

Oggi ho fatto un risottino mega stra buono per Pollo, solo che ho fatto un casino e quando il piatto era pronto ero così triste che ho dimenticato di fare la foto… poi quando ho deciso che non era venuto così male, ho preso la macchina fotografica ma… Pollo lo aveva già finito. Questa sera ho fatto una specie di pesto con le cicorie da servire con i paccheri. Se sia stat o no una buona idea non lo so ancora, tuttavia la 'ricetta' che ho tentato di improvvisare decisamente non è stata una buona idea. Penso che per la sicurezza delle persone che dipendono dal mio modo di cucinare (Pollo e il suo clone) è decisamente meglio tornare al piano 452, almeno le novità avranno un basso fattore di rischio e io (finalmente) imparerò a cucinare e potrò improvvisare in modo cosciente.

martedì 17 agosto 2010

DIETA: Giorno 1

Dopo una strana settimana di riassestamento post-vacanza e a causa dei rinnovati insulti della Bilancina, ecco la logica conseguenza: Dieta.
Ma questo lo sapevate già, avevo già ribadito quest'urgenza in Dieta_Reload (?)

1° Giorno:

al risveglio: una tazza di acqua a temperatura ambiente con il succo di 1/2 limone.

Colazione:
150g susine

1/2 Mattina:
spremuta d'arancia

Pranzo:
[60g] Quinoa Allegra al Limone

Merenda:
10g Mandorle

Tea Time:
te zenzero e limone

Cena:
zuppa di miso

Per Pollo ho preparato dei Rösti di patate con le zucchine e dato che ne sono venuti fuori troppi ne ho mangiato uno anche io.
Siccome è probabile che vi stiate chiedendo come mai non ci sono foto di queste meraviglie, penso sia mio dovere informarvi che Pollo e il suo clone, mi hanno sequestrato la macchina fotografica durante le vacanze perchè la mia compattina -a sentir loro- fa delle foto più belle. La mia macchina foto mi è stata restituita due giorni fa con le pile scariche. Ho dovuto fare le foto con la telecamera del mio computer. Non è uno scherzo. Quando mi sono state ridate le pile, ho scoperto che sono state sfruttate così tanto che non reggono più la carica (espressione che qui significa: hanno solo l'energia sufficiente per permettere alla macchina fotografica di dirmi che le batterie sono scariche). Così questa sera alle 21.30 sono andata a Le Gru per comprare delle batterie ricaricabili. E neanche questo è uno scherzo.

lunedì 16 agosto 2010

Stuzzichini!

Al di là delle brutture del mondo c'è sempre qualcosa di bello che si può fare per far passare tutti i mali:
Monkey Emoticon
MANGIARE!!!

Oggi, dopo aver lentamente ripreso confidenza con la cucina, mi sono buttata in qualcosa di assolutamente inedito e fenomenale! (Non è vero, è solo per far scena)

Melanzane alla Pizzaiola


Ingredienti:
melanzane;
pomodori datterini;
tofu affumicato;
sale q.b;
olio Evo q.b.

Procedimento:
Affettare le melanzane e cuocerle sulla griglia. Tagliare i pomodori a pezzetti, metterli in una ciotola e condirli con olio e sale (se volete anche un po' di origano). Affettare il tofu.
Disporre le fette di melanzana sui piatti, distribuirvi uno-due cucchiai di pomodoro e coprire con le fettine di tofu.
Ho completato questo piatto con una ciotolina di olive in salamoia ancora reduci dal viaggio in Puglia e con delle confetture di Peperoncino e Pomodoro verde che mangeremo con un po' di grissini.

Ho trovato un sacco di marmellatine strane che non vedo l'ora di assaggire, queste non sono che le prime!!!

Oggi Carne alla Griglia!!!

E così… eccoci al giorno dopo Ferragosto. Oggi arriveranno degli amici di famiglia e si farà una grande grigliata. Le grigliate sono la cosa che preferisco: quel buon odorino di brace e carne bruciacchiata, le costolette di maiale dorate e croccanti, la salsiccia e le bistecche… Sì, la carne alla griglia è una delle cose che mi piace di più. Tuttavia non sono qui a raccontarlo con la bava alla bocca come un cane che vede l'osso sapendo che non lo mangerà, sono qui a chiedermi come sia possibile che in questa casa, oggi, si faccia una grigliata. Tutte le persone che vivono qui hanno avuto ampie spiegazioni dei motivi che hanno spinto me e Pollo a diventare vegani. Anche degli amici di famiglia, che godevano della fiducia necessaria per essere trattati in modo sincero e confidenziale (non come ospiti di plastica con i quali instaurare rapporti asettici di moine, complimenti e condiscendenza), hanno sentito tutte le ragioni. Inoltre quelle persone hanno un figlio piccolo. Con fervore contenuto, per affetto verso il piccolo, avevo spiegato tempo fa alla madre quali sono tutti i rischi e le conseguenze ai quali si espone un bambino alimentandolo con latte vaccino, formaggi e carne. Mi sembrava che le parole 'allergie', 'obesità', 'cancro' e 'malattie cardiovascolari' fossero abbastanza gravi. Ma a quanto pare sono stata ascoltata con la stessa attenzione e considerazione con la quale si ascolta una relazione sulla vita sociale degli scarafaggi.
Una mattina, una della casa ha smosso mari e monti perchè non c'era il prosciuttino da dare al bambino e quindi bisognava assolutamente andarlo a comprare. Al bambino piace tanto il prosciuttino. Magro eh, non quello con il grasso che poi gli fa male. E con quella faccia paffuta vuoi non dare il prosciuttino al bambino?

Ogni tanto ammetto di sentirmi in colpa per tutto quello che ho mangiato in passato in modo relativamente cosciente. Ovviamente non posso rispondere per i primi anni di vita. Io non sono un filo (ormai lo avrete intuito date le cronache delle mie interazioni con la bilancina), e sicuramente è anche colpa mia. Tuttavia quello che mi infastidisce è la consapevolezza e piena certezza che se, quando ero piccolina, qualcuno avesse detto a mia madre: 'guarda che se le dai questo, quello e quest'altro, le fai del male' lei non gli avrebbe dato retta e mi avrebbe comunque 'nutrita' con quello che credeva ('credeva', attenzione: non 'sapeva'). E quando alle medie le mie taglie cominciavano ad aumentare e il pediatra disse: 'Noooo signora, non c'è nessun problema! Se proprio vuole le dia un po' meno da mangiare…' lei se lo è fatto bastare. Ma io ero una specie di pozzo senza fondo e assolutamente golosa. Cosa poteva fare un genitore in quel caso?
Ormai lo sanno anche i muri che il motivo per cui Foer ha scritto 'Se niente importa' è che ha avuto un figlio e si è sentito in dovere di sapere per filo e per segno cosa gli avrebbe dato da mangiare. Ma perchè questo pensiero, che sembra quasi tra i doveri ovvi e obbligati di un genitore, non viene in mente a tutti?
Un'altra futura madre, con la quale ho avuto la delusione di parlare, alla frase 'il latte (animale) fa male' si è messa a ridacchiare ottusamente che il latte si è sempre bevuto, e quando ho provato a spiegarle i motivi non mi ha nemmeno lasciato finire ribadendo che il latte si è sempre bevuto. Sottolineo che questa persona ha studiato filosofia e fa la filosofa. Tanti anni di studio per trovarsi con l'apertura mentale di un vecchio nonno di campagna.
Un'altra madre può vantare di avere un figlio che a soli 24 anni aveva già il colesterolo alle stelle. Secondo voi ha smesso di stipare il frigo con salumi e formaggi? No.
Nella testa della gente gira la convinzione che fin quando una persona sta bene non c'è bisogno di prendere precauzioni, tuttavia quando poi ci si ammala è sempre troppo tardi.
Ed ecco questa: attirata dalle potenzialità di un corso di cucina vegana organizzato da un ospedale, mi sono trovata in mezzo ad un gruppo di donne che avevano o avevano avuto problemi con il cancro (il corso nasceva principalmente per loro, anche se comunque era aperto a tutti). Inizialmente ho provato una gran pena per queste persone, pensando a tutto il dolore -non solo fisico- che porta questa malattia e che purtroppo anche io ho conosciuto da vicino quando è morto mio padre. Poi però i toni sono cambiati e all'improvviso delle persone a cui è stata data una seconda possibilità, che forse avrebbero dovuto riflettere su quello che era loro successo, si sono trasformate in oche che starnazzavano ridacchiando di fronte a 'quante uova alla settimana posso mangiare' o 'quante volte al mese ho diritto di mangiare il pesce'. Lì sono rimasta di sasso. Voglio dire: la tua dottoressa ti dice che per tentare di guarire o che per evitare di riammalarti -oltre al resto- devi cambiare la tua alimentazione e tu torni a casa e non ti chiedi 'Ma allora quello che ho sempre fatto non andava bene?' e non sprechi nemmeno cinque minuti su Google per capire cos'è la 'nuova' dieta che ti ha dato la dottoressa?
Ma anche le altre persone con le quali ho parlato io, perchè non sono tornate a casa chiedendosi se fosse effettivamente vero quello che avevo raccontato e sprecando quei dannati cinque minuti su Google per capire?

Oggi ci sarà una grigliata a casa mia. Ma non sbaverò come un cane che vede un osso che non potrà avere. Non mi mancheranno le costolette che tanto mi piacciono. Oggi mi mancheranno la fiducia, il rispetto e la stima che avevo per le persone che ho intorno. Le stesse persone che vanno a fare i mercatini per Emergency e che quando ero piccola mi hanno educata ad essere sensibile verso chi è meno fortunato di noi. Che valore hanno ora quelle azioni pagliative occasionali, quei placebo per la coscienza e quegli insegnamenti passati senza che fossero davvero sentiti?
Mi spiace essere così ripetitiva, e forse ho scritto questo post solo per cercare di spiegare i sentimenti che mi hanno spinta a scrivere 'Lentijini è molto arrabbiata'; ma non credo mi sia realmente possibile spiegare quanto si a profonda la delusione e l'amarezza che provo verso le persone che dovrei considerare 'care'. Se qualcuno mi dovesse chiedere se non mi manca la carne, sento di poter rispondere onestamente che non me ne frega nulla, che quello che mi manca davvero è la fiducia e la stima che avevo nei confronti di persone che ho sempre considerato 'buone' e di cui ora vedo il vero volto falso, ipocrita, orgoglioso e menefreghista coperto da un sorriso di plastica e frasi buone di convenienza. E sono le persone in mezzo alle quali sono cresciuta.

martedì 10 agosto 2010

Riflessione sulle superfici riflettenti.

Ora... Durante l'ultima settimana di vacanza sono passata di fronte a molti specchi, vetrine di negozi, finestrini d'auto... insomma, molte superfici riflettenti. E tutte sembavano dire 'Accidenti! Sei dimagrita tantissimo!'. Persino mia madre e Pollo -pur non essendo superfici riflettenti- hanno più volte espresso la medesima considerazione.
Perciò ieri notte quando sono tornata a casa avevo la fortissima tentazione di piantarmi sulla bilancina. Ma ero troppo stanca. Così questa mattina ho aspettato di fare quella cosa decisamente poco romantica che però alleggerisce il pancino, ho sgattato fino in fondo alla valigia non ancora aperta per trovare delle pile da mettere nella bilancina, ho acceso la Wii e fiera di me stessa ho cliccato su test del corpo. Baricentro ottimo, come sempre: frutto della mia eleganza innata e delle serate di yoga sulla spiaggia. Peso: la freccina parte dal basso, un momento di fierezza mi invade sapendo che si fermerà molto sotto la linea dell'ultimo peso (prima delle vacanze). Ma la freccina dannata non rallenta, continua a salire e, beffarda, supera di poco la linea precedente:
Monkey Emoticons
+ 2 hg

Dopo aver considerato per un attimo la possibilità di avere delle responsabilità in merito a questa cocente (e beffarda) delusione: ho concluso in maniera molto rilassata (frutto delle serate di yoga sulla spiaggia) che la bilancina non è una superficie riflettente.
Monkey Winks