giovedì 18 novembre 2010

Cime di Rapa ...alla Toscana!

Questa semplicissima ricetta 'sale' attravero l'Italia, partendo dal Sud con le cime di rapa, un ingrediente tipicamente meridionale; raccoglie la ricetta in Toscana, dove le costine e gli spinaci si preparano spesso con olio e peperoncino e arriva qui, tra le colline dietro Torino, dove il mio frullato genetico da' il meglio di se' e produce questo genere di ricette. Semplici, senza dubbio, ma con qualcosa da raccontare...

cime toscane

Ingredienti:
cime di rapa (ca 250g a persona);
1-2 spicchi d'aglio;
peperoncino;
olio evo e sale q.b.

Procedimento:
Pulire le cime di rapa eliminando le foglie grosse rovinate e la parte grossa e dura in fondo al gambo. Tagliare le foglie troppo grandi e sfogliare un po' i 'cuori'. Le cime fanno tanto volume da crude, e sono difficoltose da mettere nella pentola -perciò sceglietene una abbastanza grande- ma una volta cotte diminuiscono tantissimo rispetto al volume iniziale. Portate a bollore dell'acqua leggermente salata e mettere le cime. Abbassarle nell'acqua con l'aiuto di una spumarola. Dopo 6'-7' assaggiare uno dei gambi, se è tenero prepararsi a scolare. L'acqua di cottura delle cime è deliziosa da bere o comunque può servire se decidete di fare una zuppetta, quindi non buttatela via. Con la spumarola sollevare le cime e trasferirle in uno scolapasta. Lasciatele riposare senza schiacciarle in modo che si asciughino da sole. A questo punto si possono anche mettere in un contenitore di vetro per conservarle in frigo.
In una padella far soffriggere l'aglio tagliato a pezzi e il peperoncino tritato. Aggiungere le cime e farle saltare. Se si asciugano troppo aggiungere poca acqua o qualche cucchiaio d'olio.
Servire come secondo o come contorno.

Risotto Cremoso e Croccante con la Verza

risotto verza mandorle

Conciliante, cremoso e croccante: un risottino che aiuta a vedere queste giornate uggiose con un po' di malinconia in meno. Ed è così buono che piace anche a chi, come Pollo, non ama particolarmente la verza!

Ingredienti (x 2 persone):
140g riso thai o ribe integrale;
200ml panna vegetale (crema di farro o d'avena);
ca 100g verza al netto della nervatura spessa;
50g mandorle;
1 spicchio d'aglio;
olio evo e sale q.b.

Procedimento:
In una pentola mettere il riso e coprirlo con dell'acqua a temperatura ambiente pari al doppio del suo volume, aggiungere una puntina di sale grosso, mescolare e accendere il fuoco. Quando comincia a bollire coprire con il coperchio, abbassare la fiamma al minimo e lasciar cuocere lentamente fino a quando non si sarà assorbita tutta l'acqua di cottura.
Tagliare a striscioline la verza e tritare grossolanamente le mandorle. In una padella far soffriggere l'aglio tagliato a pezzi con 2-3 cucchiai d'olio. Aggiungere la verza, aggiungere una tazzina d'acqua per aiutare a cuocerla, salare e lasciar stufare fino a quando non diventa morbida. Togliere l'aglio, aggiungere le mandorle e la panna vegetale. Far saltare ancora qualche minuto, infine aggiungere il riso, mescolarlo bene con il condimento, toglierlo dal fornello e lasciarlo riposare qualche minuto prima di servire.

mercoledì 17 novembre 2010

Melassa di Melograno*

melassa

Per questa piccola perla della dispensa devo ringraziare Azabel, che sul suo blog ha pubblicato la ricetta di questa melassa deliziosa che si presta ad essere usata sia per piatti salati che per i dolci. È un ingrediente tipico della cucina mediorientale, perciò cercate ricette di questo tipo per esaltare al massimo il barattolino che vi apprestate a preparare!

Ingredienti (x 300 ml circa):
1 lt succo di melagrana (8-9 melagrane);
60 ml succo di limone;
100g zucchero.

melassa_ing

Procedimento:
Spremere il succo di limone; ricavare il succo delle melagrane con uno spremi agrumi oppure sgranando i frutti e pressandone i chicchi. Filtrare il succo di limone e della melagrana, versarli in una pentola e aggiungere lo zucchero. Lasciare su fuoco basso, mescolando frequentemente, fino a quando il volume del liquido non si sarà ridotto a circa 250 - 300 ml (1/4 del volume iniziale). La fase potenzialmente critica è a fine cottura, perchè la melassa tende a bruciare, ma se si gira regolarmente e si tiene il fuoco basso non ci saranno problemi. Sterilizzare un barattolo, lasciarlo asciugare e trasferirvi la melassa. Aspettare fino al completo raffreddamento prima di metterla in frigo.

(*) la versione originale di questa ricetta è tratta dal Blog 'Kitchen Bloody Kitchen' di Azabel.

lunedì 15 novembre 2010

Bucatini Cime e Pomodori

bucatini pomodori e cime _2

Durante il giro per gli ottimi ristorantini giù in Puglia, ho sviluppato alcune teorie sui modi di preparare i condimenti con le cime di rapa. Generalmente io le butto nell'acqua di cottura della pasta, durante gli ultimi 6'-7' di cottura, per poi condirla con aglio olio e peperoncino. Ma risultati interessanti si ottengono anche con un classico sughetto preparato a parte.

Ingredienti (x 2 persone):
150g bucatini;
250g - 300g cime di rapa (al netto degli scarti);
350g ca pomodorini
(qui ho usato quelli 'arancioni', ma vanno benissimo dei picadilli);
1 spicchio d'aglio;
0,5 cm peperoncino tritato;
olio evo e sale q.b.

Procedimento:
Preparare la pentola con l'acqua per la pasta e quando bolle salare e buttare i bucatini. Nel frattempo lavare, scolare e tagliare a pezzettini le cime di rapa. Pulire e affettare i pomodori. In una padella far soffriggere l'aglio e il peperoncino nell'olio, aggiungere i pomodorini, salarli e farli cuocere nella loro acqua di vegetazione. Coordinarsi con la cottura della pasta: quando mancano 6' -abbondanti- alla fine, aggiungere le cime al sughetto e farle cuocere aggiungendo una tazzina, o una quantità sufficiente a coprire la verdura, dell'acqua di cottura della pasta. Se le cime cuociono troppo diventano scure e amarognole. Infine scolare la pasta, trasferire nella pentola del sugo, mescolare bene il tutto e servire.

bucatini pomodori e cime

Tenerissima insalata tiepida di Carciofo

carciofi tenerissimi

Uno dei misteri più ostici e oscuri che riguardano le ricette dei ristoranti, sono i carciofi. Quando arriva la stagione, nei ristoranti spuntano ricette con i carciofi. Tagliolini ai carciofi, carciofi crudi in insalata, insalatina tiepida di carciofi e così via, così discorrendo…
Il punto della questione è che quando si ordinano i carciofi, viene sempre servito un piatto con un tenerissimo pezzetto di paradiso. Che siano cotti o crudi, hanno sempre un colore chiaro e immacolato, sono teneri e quando vengono serviti cotti sono morbidi come burro.
Allorchè noi povere cuoche fissate torniamo a casa convinte di aver carpito il segreto e fiduciose andiamo al mercato e recuperiamo i più bei carciofi della piazza, a costo di pagarli uno o due euro in più degli altri banchi, dopodichè torniamo a casa e tentiamo di riprodurre quel pezzetto di paradiso che al ristorante ci è stato servito su un piatto. E qui arriva la fregatura. I carciofi acquistati sono belli e chiari ma, appena li affettiamo, diventano neri; li buttiamo nell'acqua e limone e finalmente tengono il loro colore chiaro ma quando li mangiamo sono troppo acidi, non importa quanto poco limone mettiamo o quanto li strizziamo; allora li cuociamo al vapore o, peggio, li facciamo bollire, così oltre a diventare neri diventano anche duri come corteccia e quindi assolutamente immangiabili.
Monkey Winks
Se vi siete riconosciute in questa frustrante giostra di tentativi e state cercando una via d'uscita, questa è la ricetta che fa per voi.

Ingredienti (x 2 persone):
2-3 carciofi;
2C olio evo;
2cc burro vegetale;
1 bicchiere d'acqua;
1/2 cc sale integrale grosso;
1-2 rametti di prezzemolo

Procedimento:
Per prima cosa preparare una ciotola piena d'acqua fresca senza limone. In una padella mettere l'olio e il burro. A questo punto pulire i carciofi. Tagliare il gambo fino alla base e tenerlo da parte*, sfogliare fino a quando si arriva alle foglie tenere e tagliare la punta con le spine. Tagliare a metà il carciofo e poi in quarti il carciofo -dividere una metà alla volta così la parte che non si lavora non comincia ad ossidare-. In un pentolino mettere l'acqua e farla scaldare; accendere il fuoco al minimo sotto la pentola con l'olio e burro. Tagliare con la punta del coltello le spinette interne e con uno spelucchino tagliare via la barbetta. Affettare finemente il carciofo nel senso della lunghezza e appena si finisce un quarto trasferire le fettine nella ciotola con l'acqua. Quando entrambi i carciofi saranno stati affettati l'acqua sarà già calda e l'olio e il burro saranno già intiepiditi -occhio a non farli bruciare, se vedete che impiegate troppo tempo a finir di pulire i carciofi, spegnete il gas-. Scolare sommariamente le fettine e trasferirle nella pentola con il condimento. Girare qualche volta con un cucchiaio di legno e aggiungere una quantità d'acqua calda sufficiente a coprire appena la verdura. Salare con una puntina di sale, girare e lasciar stufare fino a quando le fettine non si saranno intenerite Quando manca poco tritate al momento il prezzemolo, versatelo sui carciofi e mescolare un'ultima volta. Sicuramente rimarrà dell'acqua in eccesso. Non importa: con una forchetta o una schiumarola scolate man mano i carciofi prima di trasferirli nei piatti.

*'tagliare il gambo fino alla base e tenerlo da parte'_quando i carciofi sono belli hanno anche un bel gambo tenero che è un vero peccato sprecare, ci sono ricette come quella di questo risottino, che saranno onorate di aiutarvi a non sprecare metà del vostro acquisto!

Risotto sulle proprie Gambe

risotto gambi carciofo

Quando si porta a casa un carciofo è davvero la quantità di scarto che si produce. Non solo le foglie da scartare che, se il carciofo è bello, sono poche, quanto il gambo. Guardate la sezione del gambo: se all'interno ha un cuore ampio e chiaro, allora avete in mano l'ingrediente principale di questa ricetta! Sarà sufficiente privarlo della parte dura -ovvero quella specie di corteccia fibrosa che lo circonda- e buttarlo subito in una ciotola con dell'acqua a temperatura ambiente (senza limone) per non farlo ossidare.

Ingredienti (x 2 persone):
140g riso Thai o originario;
5-6 gambi di carciofo;
1-2 rametti di prezzemolo;
1,5 lt acqua;
1cc brodo vegetale granulare;
1C olio evo;
1cc burro vegetale;
1 spicchio d'aglio;
sale q.b.

Procedimento:
Scaldare l'acqua per il brodo e aggiungere il granulare.
Pulire i gambi e tagliarli a rotelline e tenerle da parte in una ciotola con dell'acqua per non farle ossidare.

aglio e burro

Tagliare in quarti l'aglio, metterlo in padella e farlo soffriggere con l'olio e il burro. Scolare sommariamente e aggiungere le rotelline d'aglio, farle soffriggere un po' e coprire con qualche cucchiaio di brodo.

pentola gambi carciofo

Quando i gambi si sono ammorbiditi un po' aggiungere il riso, lasciarlo insaporire 1' o 2' e, infine, coprirlo con 2-3 mestoli di brodo. Lasciar bollire dolcemente mescolando di tanto in tanto e aggiungendo poca acqua per volta quando il risotto si asciuga. A circa metà cottura regolare con il sale. Alla fine aggiungere il prezzemolo tritato al momento, mescolare un'ultima volta e, quando il risotto è pronto, coprire la pentola e lasciar riposare 1' o 2' prima di servire.
Decorare il piatto con qualche foglia di scarto pulita.

giovedì 11 novembre 2010

Sugo di Pomodorini Arancioni

Pasta pomodorini arancioni

Ho un sacchetto di questi strani pomodori. Sono maturi, anche se sono arancioni, sono un po' più aspri di quelli normali e molto succosi. Ho provato a preparare un semplice sughetto e devo dire che non sono niente male.
L'aspro è piuttosto forte ma basta mettere un po' di zucchero per contrastarlo.

pomodorini arancioni

Ingredienti (x 2 persone):
170g troccoli o pici;
400g pomodorini arancioni;
1 spicchio d'aglio;
1/2 peperoncino (facoltativo);
olio evo;
1cc zucchero;
sale q.b.

Procedimento:
Tagliare a metà i pomodorini. In una padella far soffriggere l'aglio tagliato a pezzi e, se volete il peperoncino, in un po' d'olio. Aggiungere i pomodori e lasciarli stufare, a fuoco dolce per 10' circa, se si asciugano troppo, coprire con il coperchio.

sugo pomodori arancioni

A parte cuocere la pasta in abbondante acqua salata e scolarla al dente. Unirla al sugo e girare il tutto per qualche minuto.

mercoledì 10 novembre 2010

Metti un Finocchio a Cena...

“Meglio essere appassionati di belle ragazze che gay”

Certo che se per 'appassionati di belle ragazze' s'intende essere dei vecchi bavosi imbottiti di viagra ridotti a pagare per un po' di compagnia... o chiassosi pagliacci che girano il mondo infangando la reputazione del Paese con il proprio comportamento ridicolo, inopportuno e fuoriluogo...
Forse bisognerebbe riconsiderare le proprie posizioni...

Intanto mi unisco volentieri all'iniziativa di Gaia (La Gaia Celiaca), con una ricetta veloce, un po' esotica e croccante! Metti un finocchio a cena

Avocado con Finocchio e salsa di Pomodoro*

ins finocchi_avocado2

Ingredienti (x 4 persone):
1 finocchio;
1 avocado;
1 piccolo cuore di bue maturo o 5 pomodori picadilli;
1/2 peperoncino privato dei semi;
6 cuori di carciofo sott'olio;
olio evo e sale q.b.

Procedimento:
Tagliare il pomodoro a picculi cubetti, raccoglierlo in una ciotola e condirlo con 3 cucchiai abbondanti di olio e sale a piacere. Tritare il peperoncino, aggiungerlo al pomodoro, mescolare, e lascir riposare la salsina. Togliere i carciofi dall'olio e lasciarli scolare.
Pulire e affettare finemente il finocchio, disporre le fettine formando un letto direttamente su 4 piatti (1 per persona). Preparare l'avocado priavandolo del nocciolo e della buccia. Affettarlo e disporlo a raggera sullo strato di finocchi. Tagliare a fettine anche i carciofi e formare una montagnola al centro del piatto. Finire distribuendo la salsa di pomodoro su ogni piatto.

ins finocchi_avocado

(*) la versione originale di questa ricetta è tratta da 'fresh+fast' di Michele Cranston ed. Luxury Books.

lunedì 8 novembre 2010

Zuppetta di Cavolo Nero, Farro e Burlotti

minestra cavolo nero farro borlotti

La prima volta non si scorda mai. Ero così emozionata quando l'ho visto... Insomma, ne senti parlare per tanto tempo, cominci a credere che non lo troverai mai.
E invece l'ho trovato!
Monkey Icons
Ho cercato un po' di ricette... ma alla fine ho preferito fare di testa mia. A quanto pare il cavolo nero è molto indicato per le zuppe. E quando ho assaggiato questa meraviglia ho capito perchè. Tiene molto bene la cottura, non diventa molle, perciò è davvero ottimo nelle minestre.

Ingredienti:
200g cavolo nero -al netto degli scarti;
1,5 lt acqua;
1C brodo vegetale in polvere;
burlotti (4C se già cotti - 150g se freschi - 100g se secchi);
80g farro;
1/2 carota;
1/2 cipolla;
1/2 gamba di sedano;
olio evo;
sale q.b.

Procedimento:
Se non sono già pronti cuocere i fagioli in una pentola con un po' di soffritto e una foglia di alloro. Lavare il cavolo nero e tagliare le foglie a strisce. A parte far scaldare l'acqua e, quando è calda, aggiungere il brodo granulare. Cuocere il farro a soffocamento con due parti d'acqua e un po' di sale. Tritare il sedano, la carota, la cipolla e far soffrriggere con un po' d'olio sul fondo di una pentola. Unire il cavolo nero e coprire con il brodo. Dopo circa 10'-15' aggiungere i fagioli scolati e il farro, lasciar cuocere ancora per 5'-7'. Servire con un filo d'olio.

minestra cavolo nero farro borlotti2

domenica 7 novembre 2010

Cremina verde di Amaranto e Broccoli

La prima volta che ho visto l'amaranto cotto mi è sembrato una specie di polentina. Con un gusto totalmente diverso, certo, ma comunque compatta, morbida, tiepida... Buona!
E si presta ad essere mescolata con qualche cremina per ottenere delle varianti deliziose.

amaranto broccoli

Ingredienti ( x 2 persone):
4 piccole testoline di broccolo (o 1 sola testa di dimensioni medie);
120g amaranto;
acqua pari a 3 volte il volume dell'amaranto;
1 piccolo spicchio d'aglio;
olio evo;
sale q.b.

Procedimento:
Preparare l'amaranto mettendolo in una pentola e coprendolo con tre volte il suo volume di acqua già bollente leggermente salata. Coprire e cuocere con la fiamma al minimo fino a quando l'acqua non viene assorbita del tutto. Non si formano i 'crateri' ma, come ho detto, avrà la consistenza di una polentina. A parte far bollire i broccoli, compresi i gamberi, fino a quando non saranno teneri. Tenere da parte qualche cimetta per decorare e trasferire il restonel bicchiere del frullatore ad immersione. Aggiungere l'aglio tagliato a pezzetti e frullare il tutto con un po' d'olio. Unire la crema all'amaranto, decorare con le cimette e servire tiepido.

Tortini di Zucca e Rucola

Questo sabato è venuto un ospite a pranzo e ho preparato la Zucca Ripiena.
Verso le tre del pomeriggio ho realizzato che avevo un contenitore pieno di zucca cotta al forno da usare e così... ho preparato dei tortini!

tortini zucca e rucola

Ingredienti (x 3 tortini):
ca 400g zucca al netto degli scarti;
1 mazzetto di rucola;
1 rotolo di pasta sfoglia;
burro e farina per la teglia.

Procedimento:
Non è detto che si disponga di zucca già pronta, in questo caso si aprono due strade due strade: o mettere la fetta di zucca in forno per 20'-30' a 160° circa con una cocottina piena d'acqua in un agolino del forno per mantenere il clima umido; o tagliare la zucca a dadini e farla stufare per 15' circa in una padellina con un piccolo soffrittino di burro vegetale e porro tritato, aiutandola con un mestolino d'acqua.
Nel caso in cui si abbia la polpa già pronta sarà sufficiente averne tre - quattro cucchiai per tortino.
Lavare e asciugare la rucola. Distendere la pasta su un piano e sforacchiarla con i rebbi di una forchetta. Ricavare tre cerchi che superino il diametro della teglietta di almeno un dito. Dagli avanzi ricavare delle striscioline.
tortini vuoti

Imburrare le teglie e cospargerle di farina eliminando quella in eccesso. Distendere la pasta sfoglia sul fondo di ogni teglia.
Spezzettare con le dita un po' di rucola e versarla sul fondo dei tortini.

tortini rucola

Disporre la polpa di zucca cotta avendo cura di coprire in modo uniforme tutta la forma. Spezzettare ancora delle foglioline di rucola e disporre le striscioline formando una piccola rete sul ripieno. Ripiegare verso l'interno il bordo della pasta sfoglia e sforacchiarlo ancora con la forchetta.

tortini pronti

Cuocere nel forno già caldo a 160° per 20'-25'.

lunedì 1 novembre 2010

Morbido Fior di Mele

torta yo 2

Una torta allo yogurt e mele soffice e deliziosamente leggera, così buona che ho dovuto rifarla per scattare una foto, perchè... è sparita prima che riuscissi a prendere la macchina fotografica.

Ingredienti*:
2 mele Renette;
3cc fecola di patate o amido di mais;
150g zucchero;
60g burro vegetale;
350g yogurt bianco di soia;
scorza grattata di un limone;
200g farina;
1 bustina di lievito per dolci + 1cc;
latte d'avena q.b;
zucchero a velo.

*di solito scrivo il diametro della teglia, ma non sono sicura che sia quello giusto. Ho usato una teglia da 26, ma penso che una da 24 sarebbe meglio.

Procedimento:
In una ciotola mettere la fecola e sbatterla con un po' di latte d'avena. Aggiungere lo zucchero, la scorza di limone, il burro fuso a bagnomaria e lo yogurt. Amalgamare questi ingredienti con una frusta e poi incorporare la farina e il lievito passandoli al setaccio. Se il composto rimane troppo denso aggiungere un altro po' di latte d'avena.

torta yo1

Tagliare a fettine le mele e, dopo aver versato l'impasto nella teglia, disporle a cerchi concentrici infilandole dentro l'impasto. Potete spolverare una strato di zucchero a velo prima di infornare, formerà una crosticina deliziosa.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 50'. Una volta cotta e raffreddata, spolverate un altro po' di zucchero a velo prima di servire.

torta yo3

E se volete fare una foto, fatela in fretta.