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venerdì 16 settembre 2011

L'Ortolana

Raccogliere gli ultimi sapori dell'estate in un piatto dal sapore deciso e riconoscibile: quello delle melanzane e del peperone che un po' prepotenti sovrastano gli altri odori… Ma cosa vogliamo farci… loro ci piacciono così…

ortolana

Ingredienti (x2 persone):
170g pasta corta;
1 zucchina;
1/2 melanzana;
1/4 peperone;
1 cuore di bue maturo;
1 rametto di timo;
1 ciuffetto di prezzemolo;
1 ciuffetto di rosmarino;
1 foglia d'alloro;
1 spicchio d'aglio;
1/2 cipollotto;
olio evo e sale q.b.

Procedimento:
Tritare finemente la cipolla e le erbe, eccetto l'alloro che deve rimanere intero. Tagliare le verdure a piccoli dadini. In una padella rosolare l'aglio diviso in quarti con la cipolla, l'alloro e le erbe. Soffriggere piano e a lungo fino a quando si sprigiona l'odore degli aromi. Aggiungere le verdure e mescolarle bene con il soffritto. Salare e cuocere a fuoco lento per 10'-15' o fino a quando le verdure saranno ben cotte.
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata e scolarla al dente per terminare la cottura nella pentola con il sugo.

giovedì 15 settembre 2011

Zucca Arrosto con Finissima di Porri

Le zucche… Prepararle è un ottimo modo per familiarizzare con il coltello in vista di Halloween. Quest'anno voglio spargere lanterne per tutta casa. Ma di questo c'è tempo a parlarne più avanti.

Qui intanto abbiamo un'accoppiata vincente: zucca e porri, deliziosamente insieme in un piatto coccoloso e morbido, uno di quelli che fanno rispuntare il sorriso quando le giornate diventano grigie.

zucca con crema di porri

Ingredienti (x2 persone):
1/4 abbondante di zucca mantovana (quelle piccole!);
1 porro;
scorza grattata di 1 limone;
olio evo e sale q.b.

Procedimento:
In una ciotola condire la zucca tagliata a cubetti con un cucchiaio d'olio e un po' di sale. Trasferirla su una teglia e infornare a 175° per 15'-20', girando i pezzetti a metà cottura, o fino a quando la zucca sarà morbida e abbrustolita.
Tritare finemente il porro, grattugiare la scorza di limone e far soffriggere in una pentola con due cucchiai d'olio. Aggiungere mezza tazzina d'acqua e coprire per lasciar stufare dolcemente la verdura fin quando non diventa trasparente e tenerissima. Verso fine cottura aggiungere il succo di mezzo limone.
Distribuire la zucca arrostita nei piatti e coprire con 2-3 generosi cucchiai di porri.

martedì 13 settembre 2011

Carbonara

E qui ce la giochiamo: ecco come radunare i sapori della carbonara omettendo praticamente tutti gli ingredienti principali. Tranne la pasta. Quella ci vuole.

Ci sono alcune cose da tener presente quando si scelgono gli ingredienti, che fanno la differenza tra una carbonara veg che si fa chiamare così solo perchè è gialla, e una carbonara veg che si merita tal nome e i 'mmm…' e 'buooona!' che ne derivano.

carbonara

Ingrdienti (x2 persone):
 170g maccheroncini o altra pasta corta;
1 panetto di seitan (rigorosamente) affumicato;
200ml panna di farro;
2C lievito alimentare in scaglie;
pepe;
noce moscata;
curcuma;
olio evo e sale q.b.

Procedimento:
Mentre la pasta cuoce in abbondante acqua salata, tagliare il seitan affumicato a dadini e condirlo con un po' di pepe.In una padella antiaderente (di ceramica, non di teflon!) scaldare un cucchiaio d'olio e unire i dadini girandoli sul fuoco per 5'-7' fino a quando saranno ben cotti e dorati. Aggiungere la crema di farro, una puntina di curcuma, una spolverata di noce moscata e il lievito in scaglie. Mescolare su fuoco lento fino a quando il composto si addensa leggermente.
Scolare la pasta al dente e farla saltare nella padella con il condimento per 1'-2'.
Servire e riscuotere i complimenti.

venerdì 9 settembre 2011

Fiori di Zucca alla Marinaretta con Nuvolette in Tempura

ovvero: Fiori di Zucca il Ritorno!

A dire il vero questa è stata la prima idea che mi è venuta passeggiando romanticamente sul molo vedendo in ogni nuvola in cielo la sagoma vaporosa di quei bei mazzi di fiori di zucca… ahh, l'amore…

fiori e nuvole

Ingredienti (x 2 persone):

20 - 22 fiori di zucca con i gambi;
1/2 bicchiere di birra gelata;
farina q.b.;
olio per friggere;
noce moscata;
olio evo e sale q.b.

Procedimento:

Lavare i fiori di zucca, separarli dai gambi e tagliarli a metà nel verso della lunghezza. Pelare i gambi e tagliarli a rotelline spesse poco meno di un cm.
Preparare la pastella per la tempura versando la birra in una ciotola aggiungendo farina poco alla volta sia per stemperarla evitando i grumi, sia per testarne la consistenza giusta. Per essere perfetta, la pastella deve essere abbastanza densa da attaccarsi alla forchetta e colar via lentamente. Mentre si procede con la preparazione lasciare la pastella in frigo.
In una pentola versate due dita abbondanti di olio per friggere e scaldare. La temperatura ideale è da considerarsi raggiunta quando un goccio di pastella versato risalirà subito in superficie. Unire le rotelline dei gambi alla pastella, mescolare e, con l'aiuto di un cucchiaino far cadere nell'olio piccoli gruppi di rotelline, attendere qualche secondo che si gonfino e prendano colore e trasferirle con una schiumarola su un piatto coperto di carta assorbente da cucina o, meglio, su una griglia.
In un altra pentola portare a bollore 3 - 4 dita d'acqua salata e unire i fiori mescolandoli in modo che 'appassiscano' uniformemente. Sgocciolarli e trasferirli direttamente nei piatti. Condire con un filo d'olio evo e una spolveratina di noce moscata grattata al momento. Guarnire con le nuvolette di tempura e servire.

lunedì 5 settembre 2011

Guazzetto di Fiori di Zucca

Ultimissimi giorni di vacanza, primissimi giorni di Settembre, ultimi ritocchi al nuovo 'orario settimanale' e primi avvistamenti di zucche e nocciole.
Io sono qui, in un appartamentino di Laigueglia. Solo più un giorno, purtroppo. È una piccola vita da casa al mare, si esce la mattina per andare a fare un po' di spesa (qui la verdura migliore si trova da 'Cuoco Mio' e al Crai), si fa un giretto sul lungo mare, una passeggiatina a piedi nudi sulla sabbia, poi a casa a spalmarsi sulla sdraio del terrazzo (-ino, nel mio caso) sperando di tornare a casa con una pelle che testimoni di essere stata sotto il Sole.

In questi giorni sono rimasta affascinata da una cassetta di fiori di zucca così belli e corposi da farmi perdere la testa! Incurante del fatto che avrei poi mangiato fiori di zucca per tre giorni -non perchè siano avanzati in frigo, quanto per il fatto che la cassetta era piena tutte le mattine…-, li ho comprati (e ricomprati) e ho elaborato la mia personale ricetta geniale.
guazzetto di fiori

Ingredienti (x2 persone):

2 olive in salamoia o 4 capperi sotto sale;
1/4 di cipolla;
1 spicchio d'aglio;
20-22 fiori di zucca con il gambo;
2 pomodori picadilly o 4 ciliegini;
olio evo e sale q.b.
(e, se non siete noiosi come Pollo, un pizzico di peperoncino ;) )

Procedimento:

Lavare i fiori di zucca, separarli dai gambi e tagliarli a metà nel verso della lunghezza. Pelare i gambi (un po' come si fa con il sedano, giusto per togliere i filamenti più duri e le spinotte) e tagliarli a rotelline spesse poco meno di un cm.
Tritare finemente la cipolla e le olive (o i capperi). Tagliare l'aglio in quarti. Far soffriggere il tutto, più il peperoncino, in una pentola capiente con 2 - 3 cucchiai d'olio.
Quando la cipolla è lucida, l'aglio è dorato e si sente un buon odor di soffritto, aggiungere i gambi e i pomodori tagliati a pezzetti. Insaporire il tutto per qualche minuto mescolando con un cucchiaio e, quando i pomodori cominciano a disfarsi, aggiungere i fiori di zucca, una tazzina d'acqua, un pizzico di sale e coprire con il coperchio. Nel giro di qualche istante i fiori, cuocendo, ridurranno drasticamente di volume, girarli in modo da farli cuocere in modo uniforme.
Distribuire nei piatti accompagnando con qualche generoso cucchiaio di brodo e, se li avete, dei crostini.

martedì 16 agosto 2011

Flan di Melanzane con Salsa Fredda di Pomodoro

Un piatto presente in quasi tutti i menu dei ristoranti in cui vale la pena fermarsi a mangiare.
Il flan.

flan

Genericamente flan di verdure, anche se spesso si sente più il sapore dell'uovo che ci hanno messo per tenere insieme il flan piuttosto che quello delle verdure.
Sono stata di recente in un ristorante ad Intra, Ristorante Concordia, dove ho assaggiato un flan di porcini. Se qualcuno dovesse rileggere questo post in futuro, vorrei precisare che quest' Estate i funghi ci sono stati per tutta la stagione. Magari non buonissimi come in autunno. Tuttavia ci sono e sono freschi. Li ho visti personalmente spuntare qui nei boschi.
Tornando al flan di porcini, sono rimasta deliziata e illuminata da quanto fosse buono. Deliziata perchè si sentiva il sapore dei funghi libero dalla contaminazione delle uova o della panna. Non escludo la presenza di questi ingredienti nel piatto in questione, ma si sentivano così poco da farmi pensare che per quel che servivano potevano tranquillamente essere omessi.
Illuminata perchè ho capito che in effetti non conta che il flan stia insieme. Quanto che non perda il sapore degli ingredienti principali. Ho smesso di cercare ricette di 'simil flan vegan' e mi sono lasciata convincere dall'intuito… Leggendo la ricetta capirete a cosa mi sto riferendo.

Ingredienti (x 6 flan):
6 piccole melanzane;
1 piccolo cipollotto
2 rametti di timo fresco;
olio evo e sale q.b;
1 cuore di bue;
1/2 cipollotto;
origano e basilico.

Procedimento:
Scaldare il forno a 140° circa. Tagliare le melanzane a fette spesse un dito e disporle su una teglia. Spolverare con pochissimo sale e infornare per 10'-15' o fino a quando non saranno appena morbide. Trasferirle nel bicchiere del minipimer, aggiungere 2 cucchiai d'olio, le foglioline del timo e ridurre in crema. Regolare di sale.
Distribuire il composto in 6 stampi per muffin e cuocere ancora in forno a 180° per 20'-25'.
Preparare la salsa fredda di pomodoro pelando il cuore di bue e privandolo dei semi e dell'acqua di cottura, tagliarlo a pezzettini e unirlo in una ciotola insieme ad un cucchiaio d'olio, un pizzico di sale, qualche fogliolina di basilico spezzettata con le dita, il mezzo cipollotto tritato e una spolveratina di origano.
Sformare i flan rovesciando gli stampi su un piatto o su una teglia (se si ha intenzione di scaldarli e servirli in un secondo momento). Se si sformano i flan con delicatezza e si fanno passare ancora in forno per 5', si formerà una crosticina che lascerà intatta la forma del flan.
Accompagnare ogni flan con un generoso cucchiaio di salsa.

domenica 17 luglio 2011

Lasagne al Ragù di Seitan e Porcini

Sì, un'altra lasagna. La verità è che ho comprato una nuova teglia. Quadrata. E mi diverte usarla. Ci ho anche già fatto la torta. Quadrata. E poi Pollo è contento che io gli prepari le lasagne. Dato che tra poco partirò per andare in Germania e lo abbandonerò a se stesso per dieci giorni, mi sono sentita in dovere di salutarlo come si deve. E poi ho usato la teglia nuova. Vi ho detto che ho una nuova teglia?

lasagna ragu

Ingredienti (x 2 persone):
fogli di pasta per lasagna (x 4 strati);
700ml salsa di pomodoro;
350g seitan naturale;
1 cipolla rossa;
30g porcini secchi;
1/2 bicchiere di vino rosso;
olio evo e sale q.b.

Procedimento:
Ammollare i porcini secchi per 20', strizzarli e tagliarli a pezzettini. Tritare anche il seitan e tenere da parte.
Tritare finemente la cipolla e farla soffriggere in una padella con un po' d'olio fino a farla diventare lucida. Aggiungere il seitan e i porcini, mescolare in modo da raccogliere bene il condimento e sfumare con il vino.
Potete continuare nella stessa pentola o, se preferite, trasferire il tutto in una pentola di coccio.
Aggiungere la salsa di pomodoro e mescolare con il resto del ragù. Lasciar cuocere a fuoco lento per 25'-30'. Se il sugo dovesse asciugare troppo aggiungere un po' d'acqua. Io ho usato quella di ammollo dei porcini che in effetti è già aromatizzata.
Lessare la pasta per 5' e disporre un primo strato di fogli. Stendere uno strato di sugo e coprire con il secondo livello di pasta. Procedere così fino al quarto strato. Infornare a 180° per 25'-30'.

sabato 16 luglio 2011

Lasagne alla Genovese

Sto leggendo Mansfield Park. Perchè la cosa dovrebbe interessarvi? Continuate a leggere.

Miss Lentijini non aveva alcunchè da scusarsi per la sua lunga assenza, nè mai qualcuno avrebbe potuto tacciarla di pigrizia per non aver più postato sul suo blog dato che risultava quanto mai evidente che le era assolutamente impossibile postare la ricetta poichè necessitava del basilico per preparare il pesto e le piante del suo giardino -mai avrebbe potuto fare ai propri lettori il torto di usare del pesto acquistato- non erano sufficienti per prepararlo. Tuttavia il suo temperamento l'avrebbe certamente indotta a sciogliersi in mille scuse, senza eliminare l'ansia di non esser riuscita a rendere appieno la sua contrizione.

TRE volumi di giri di parole che i personaggi usano per autoconvincersi di non essere esattamente quel che hanno coscienza d'essere: esseri umani inutili di cui il mondo avrebbe fatto volentieri a meno.

lasagna

E se dopo questo aspro commento non vorrete leggere Mansfield Park, preparate almeno queste deliziose lasagne, ispirate alla tradizionale pasta al pesto genovese.

Ingredienti:
180g pesto;
fogli di pasta per lasagna (x 5 strati);
300g fagiolini;
1 piccola patata;
olio evo e sale q.b

Procedimento:
Lessare i fagiolini e la patata lasciandoli al dente. Tagliarli a pezzettini piccoli e tenere da parte.
Allungare con un po' d'acqua il pesto e con un cucchiaino inumidire il fondo della teglia. Lessare la pasta per 5' e disporre un primo strato di fogli. Coprire con il pesto e spargervi sopra le verdure. Coprire con un secondo strato di pasta e continuare così fino all'ultimo strato che dovrà essere coperto solo con il pesto.
Versare qualche cucchiaio d'acqua di cottura della pasta ai bordi della teglia per evitare che asciughi troppo in cottura.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 25' circa.

P.S: Mi dispiace davvero di essere sparita. Spero che questa ricetta mi faccia guadagnare parte della vostra indulgenza.
P.P.S: Mi dispiace anche per il fatto di non riuscire a scrivere una frase degna di questo secolo, ho passato due giorni a leggere 'sto libro e ora mi riesce difficile elaborare frasi… normali.

domenica 19 giugno 2011

Avocado al Latte di Cocco*

Dopo settimane di clima semi autunnale con tanto di nebbia -sì, nebbia- e temporali che in tempi record sono riusciti a fare disastri record; finalmente, oggi, l'addetto alla pioggia ha capito che siamo in pieno Giugno. Così pieno che tra un po' è Luglio.

E io, che alla prima occasione mi organizzo per mangiare fuori, ho preparato un piatto molto estivo che rallegra l'animo, riscalda il cuore e predispone all'inevitabile abbiocco del dopo pranzo.

crema di avocado

Ingredienti (x 2 porzioni):
2 avocado;
scorza grattata e succo di 1 lime;
1/2 cm di peperoncino tritato;
150ml acqua di cocco;
250 ml acqua bollente;
sale q.b.

Procedimento:
Mettere nel frullatore l'avocado privato della buccia e del nocciolo. Aggiungere tutti gli altri ingredienti e frullare fino ad ottenere una crema liquida e perfettamente liscia. Lasciar raffreddare in frigo per almeno 30' (meglio 1h).
Servire la zuppa fredda decorandola con qualche fettina di lime.


(*) la versione originale di questa ricetta è tratta da 'Garden Party' di Nathalie Le Foll e Cléophée de Turckheim ed. Guido Tommasi Editore.

martedì 14 giugno 2011

Cartoccio di Patate Ripiene

All'inizio erano 'patate ripiene di patate'. Sì, lo so, è un'operazione assolutamente inutile. Però mi ispirava l'idea delle patate ripiene cotte al forno nel cartoccio. Detto così sembra un piatto stratosferico ma tutto sta nella domanda: 'ripiene di che cosa, esattamente?'. Ci ho pensato, ma avevo solo le patate e una cipolla. Così ho tritato tutto, ho fatto i cartocci e li ho messi in forno. E sono venuti buoni!

patate_1

Nel vedere l'espressione dubbiosa della mia mamma mentre le decantavo le lodi di -diciamolo- semplici patate al forno, ho capito che per portarle via il cuore e vedere la sua espressione stile 'vorrei che la foto fosse commestibile', dovevo lavorare sul ripieno.

Ingredienti (x 4 barchette):
2 patate grandi (dalla forma regolare);
1/2 cipollotto;
1 spicchio d'aglio;
1 fettina di seitan (ca 100g);
5 rametti rosmarino;
4 rametti timo;
4 foglie basilico;
4 foglie salvia;
pepe;
lievito alimentare in scaglie;
pangrattato;
sale e olio evo q.b.

Procedimento:
Senza togliere la buccia lavare e tagliare a metà le patate. Svuotarle con lo scavino lasciando un bordo di circa 1/2 cm. Tritare finemente il cipollotto, l'aglio e gli aghi di un rametto di rosmarino. Ridurre a pezzettini la polpa delle patate e il seitan. Unire il tutto in una ciotola e condire con un cucchiaino di lievito alimentare in scaglie, uno di pangrattato, una generosa spolverata di pepe e una spolverata di sale.
Scaldare il forno a 180°, preparare dei pezzi di stagnola abbastanza gradi da chiudere i cartocci (uno per ogni barchetta), disporre al centro un pezzo di carta da forno e disporre su ognuno le patate scavate. In una ciotolina versare l'equivalente di 2-3 cucchiai d'olio e, con questo, spennellare l'interno di ogni patata e un po' del bordo esterno. Unire al ripieno l'olio avanzato, mescolare bene e distribuire il ripieno nelle barchette. Spolverare la superficie con un velo di pangrattato e, prima di chiudere i cartocci, sistemare sulla superficie della barchetta il mazzetto composto da un rametto di rosmarino, timo, la foglia di salvia e di basilico. Infornare per 45'-60'.

patate

Ora che si avvicina l'Estate e si comincia a parlare di grigliate, si potrebbe pensare di mettere a cuocere il cartoccio tra le braci. Ci vuole un po' più di tempo ma… avete idea di quanto siano buone?

mercoledì 1 giugno 2011

Cremose Fette di Torta alle Zucchine

Scrivo questo post con Yuka raggomitolato sulle mie gambe. Io preferisco stare a gambe incrociate, posizione che - per il gatto - si traduce in un comodo cestino caldo. Con il freddo di questi giorni il cuscino non gli basta più.
E, decisamente, con il vento che soffia, la pioggia e banchi di nebbia e nuvole che scivolano da Superga verso l'Eremo, non è il caso di parlare di insalate fresche e pasta fredda. Ho pensato di preparare una torta salata: calda e cremosa appena sfornata, e che si presta per essere portata in ufficio il giorno dopo.

torta salata zucchine_1

Ingredienti (x teglia ø 26 cm):
1 rotolo pasta sfoglia;
4-5 zucchine (ca 500g)
1/2 cipolla;
100g farina di ceci (2 tazze);
600ml acqua (6 tazze);
olio evo e sale.

Procedimento:
In una ciotola stemperare la farina di ceci con l'acqua. La proporzione farina acqua è di 1:3. Coprire la ciotola con un panno e far riposare qualche ora. Dopo il riposo aggiungere un po' di sale.
Preriscaldare il forno a 180° C. In una padella far soffriggere lentamente la cipolla finemente tritata. Grattugiare le zucchine tenendone da parte mezza da tagliare a rotelle per coprire la torta. Saltare le zucchine in padella qualche minuto, giusto per farle ammorbidire. Unire alla pastella di farina di ceci, mescolare e versare nella teglia foderata di pasta sfoglia. Infornare per 30'.
5' prima di fine cottura distribuire le zucchine tagliate al rotelle sulla superficie della torta e rimettere in forno.

torta salata zucchine

Appena sfornata il ripieno risulta molto cremoso si solidificherà man mano che la torta si raffredda.

lunedì 30 maggio 2011

Muffin ai Mirtilli

Ricordate la storia dei muffin da non lanciare, con relativo fraintendimento del fatto che a me fossero usciti dei muffin immangiabili? In realtà quello avrebbe dovuto essere un minipost per introdurre il post sui muffin, poi però Blogger o Firefox o Safari hanno deciso di unirsi contro di me e non sono più riuscita a pubblicarlo.
Dopo varie prove, ecco una ricetta per i muffin. Il risultato è la meraviglia che vedete nelle foto, piccoli capolavori con la crosticina fuori ma morbidi e caldi dentro…

muffin

Prima di scrivere la ricetta vorrei condividere un po' di cose che credo siano importanti per preparare questo dolce.
1) Lo dicono tutti, e ormai lo sanno anche i muri, ma lo scrivo lo stesso: una volta che unite gli ingredienti secchi a quelli umidi, mescolate solo quel tanto che basta ad amalgamare il composto. Non è una fisima o un 'sentito dire', mescolando l'impasto il glutine contenuto nella farina si sprigiona e si lega rendendo l'impasto duro. Perciò più si mescola più l'impasto diventa duro.
2) La questione delle uova: nelle tante ricette che ho letto, generalmente l'impasto di base contiene 1 o 2 uova. Le uova negli impasti agiscono come legante, rendono umido e soffice l'impasto o servono da aiuto alla lievitazione. In questo caso credo che le uova servano a mantenere un certo grado di umidità nell'impasto che altrimenti risulterebbe una semplice focaccina dolce. Un cucchiaio da minestra di yogurt di soia al naturale è l'ideale per a sostituire un uovo. Sono anche abbastanza convinta che al di là del discorso vegan, le uova nell'impasto dei muffin facciano più danni di quel che aiutano perchè in effetti contribuiscono a creare l'effetto colla che, insieme al glutine, rende duro l'impasto.
3) Il malto fa sì che si crei una crosticina dorata durante la cottura. Se non la si gradisce è sufficiente eliminarlo dalla ricetta.
4) Unite gli ingredienti secchi a parte e solo alla fine uniteli alla ciotola degli ingredienti umidi.

Ingredienti (x 12 piccoli muffin):
2C yogurt bianco di soia;
2C sciroppo (malto) di grano o di riso;
1C zucchero;
3C olio di mais;
1/2 mela grattugiata;
185 ml latte di soia naturale;
150g mirtilli;
***
250g farina bianca
(usare quella integrale sballa tutte le dosi degli ingredienti umidi, per la ricetta corretta con la farina integrale, pazientate un po');

2cc (ca 10g) lievito per dolci -cremor tartaro-;
1cc cannella.

- C = cucchiaio da minestra; cc = cucchiaino da te -

Procedimento:
Preriscaldare il forno a 180°C.
Unire tutti gli ingredienti umidi - tutti quelli segnati sopra le tre stelline- in una ciotola e mescolarli con la frusta da cucina. Setacciare insieme tutti gli ingredienti secchi e unirli a quelli umidi mescolando con un cucchiaio o -meglio- col leccapentola usando dei movimenti dal basso verso l'alto. Distribuire l'impasto nei pirottini per muffin riempiendoli per non più dei 2/3 della loro capacità.

pirottini

Infornare e cuocere per 30'. Per verificare la cottura dei muffin, lasciate perdere lo stecchino, vi uscirà sempre umido per un motivo o per l'altro. Il metodo più sicuro è vedere se il pirottino si stacca senza problemi dal dolce. Se il muffin rimane attaccato al bordo vuol dire che non è ancora ben cotto.
Se usate degli stampi di silicone non fate raffreddare i muffin al loro interno. Sformateli immediatamente.
I muffin sono più buoni se serviti tiepidi, perciò riscaldateli qualche minuto nel forno prima di consumarli. Non utilizzate il microonde perchè diventano subito duri.

giovedì 12 maggio 2011

Ravioli di Borragine con Burro e Salvia

Questa la scena:
Pollo entra in casa, vede i ravioli appena fatti e ne ingolla uno crudo.
«Cos'è?»
Non credo sia così strano, non è la prima persona che incontro che si mette in bocca qualcosa e solo dopo si pone il problema di cosa fosse. Tuttavia sento un leggero nervosismo mi si diffonde a fior di pelle.
Monto su il mio sorriso zen e rispondo gentilmente. Alla parola 'borragine' storce il naso. Non è una brutta parola, spiego, è il nome di un'erba. Oltretutto, brutto tonto -ma questo non lo dico-, tua madre compra spesso i ravioli di borragine in gastronomia, quindi non è nemmeno la prima volta che li mangi.
«Cosa c'è al posto della ricotta?»
Il sorriso zen da' segni di cedimento, vorrei rispondere: ho lavorato come una schiava tutto il pomeriggio, potresti evitare lo sguardo 'con cosa stai cercando di avvelenarmi?' e aspettare di assaggiarli.
Cotti, magari.
Ma sono troppo vicina al cassetto dei coltelli per permettermi questo genere di sfogo.
«Perchè? Non sono buoni?» Pollo esibisce uno sguardo perfettamente equilibrato tra ogni genere di espressione, col risultato di una perfetta faccia da poker che non lascia trapelare alcun indizio su quel che pensa. E, considerato il soggetto, forse non sta pensando affatto.
Per precauzione mi allontano dal cassetto con i coltelli e aspetto.
«No, no, sono buoni… chiedevo...»
Incerta se considerare questa strana conversazione come un complimento molto contorto o se prenderla come una grave offesa, decido di preparare il sugo e di buttare (mooolto delicatamente) i ravioli nella pentola.
Distribuisco nei piatti, faccio le foto e, finalmente, mangiamo. Nel silenzio che è proprio di chi ha molta fame, Pollo snocciola due commenti e una richiesta:
«Buoni…»
«…»
«Sono divini Piccola»
«…»
«Non ce ne sono ancora?»
Mi ha fatto tenerezza e, vedendo la sincera speranza di un 'sì, ce ne sono ancora' riflessa nei suoi occhioni, ho quasi avuto la tentazione di mettere a cuocere anche la porzione che avevo tenuto da parte per il giorno dopo.
In definitiva un successo incoraggiante. La prossima volta ne preparo una quantità industriale, così ne porto un po' alla mia mamma e ne metto un po' da parte in freezer per i periodi in cui non potrò preparare ravioli per tutto il pomeriggio.

ravioli di borragine

Ingredienti (x 4 porzioni):
300g farina di semola di grano duro integrale;
150ml acqua;
800g borragine;
125g tofu;
olio evo e sale q.b.

x condimento burro e salvia:
6-7 foglioline di salvia;
2C burro vegetale;
2C olio.

Procedimento:
In una ciotola impastare la farina versando l'acqua a filo. Non è detto che occorra tutta la quantità d'acqua indicata. L'impasto deve risultare piuttosto sodo e deve essere lavorato per almeno 10'. Formare una palla e avvolgerla in un panno umido o nella pellicola e lasciarla riposare da un minimo di 30' ad un massimo di un ora.
Nel frattempo, lavare la borragine e lessarla per 4'-5' in abbondante acqua bollente leggermente salata. Scolarla e lasciarla nello scolapasta per qualche minuto così da permettere all'acqua di colare via. In una padella scaldare due cucchiai d'olio, unire la verdura e farla saltare per 1'-2'. Trasferire la borragine nella caraffa del frullatore insieme al tofu e ridurre in crema.
Riprendere la pasta e ricavarne dei fogli sottili (io uso la vecchia Imperia della nonna), stenderli sul piano e distribuire piccole quantità di ripieno ad intervalli regolari, coprire con un secondo foglio, pressare con le dita intorno alle 'gobbette' del ripieno e ritagliare i raviolini con la rotella dal bordo a zig zag.
Conservazione in frigo, max 2-3 giorni.
Conservazione nel freezer:
disporre i ravioli su un vassoio ben separati, mettere il vassoio nel freezer per 30'-45' per poi trasferirli in un sacchetto adatto alla conservazione. La pasta così conservata non necessita di essere scongelata, va trattata come se fosse fresca.

Per la cottura scegliere una pentola dal diametro ampio che non sia eccessivamente profonda. Portare a bollore dell'acqua salata e versare i ravioli con delicatezza.
Nel frattempo sciogliere il burro in una padella con due cucchiai d'olio e la salvia tagliata a pezzetti (con le dita), quando la pasta è quasi cotta -circa 5' minuti- lasciar soffriggere la salvia per qualche istante. Con l'aiuto di una schiumarola scolare la pasta poco a poco e trasferirla direttamente nella padella. Mescolare con delicatezza tenendo acceso il fuoco sotto la padella, impiattare e servire.

domenica 17 aprile 2011

Pomodori Scottadita.

Una ricetta indolore per quelle volte in cui non avete proprio voglia di cucinare? Eccola.
Qui si riduce tutto ad una sola pentola, un solo fornello e non un secondo di più del tempo di cottura della pasta.

pasta scottadita

Ingredienti (x2 persone):
150g pasta corta integrale;
12-14 pomodorini picadilly (6 a testa)
o 6 pomodori lunghi tipo San Marzano (2-3 a testa);
7-8 foglie di basilico fresco;
olio evo e sale q.b.

Procedimento:
Riempire d'acqua la pentola per la pasta e, mentre si scalda, mettere i pomodori interi lavati. Quando l'acqua comincerà a sobbollire la buccia dei pomodori dovrebbe essersi ormai aperta. Se è così togliere i pomodori dall'acqua con l'aiuto di un cucchiaio e trasferirli in una ciotola o in un piatto. Salare l'acqua e, quando bolle, buttare la pasta. Se qualche pomodoro ha ancora la buccia intatta, lasciarlo nella pentola fino a quando la buccia non si crepa.

pomodori scottati

Qualche minuto dopo aver tolto i pomodori sbucciarli con le dita (per questo conviene aspettare un attimo) e tritarli grossolanamente con il coltello o schiaccairli con la forchetta. Unire un po' d'olio a crudo, un pizzico di sale e il basilico spezzettato con le dita. Mescolare e lasciar riposare il sughetto nel piatto.
A questo punto non rimane altro che aspettare che la pasta sia cotta, scolarla e mescolarla nel sugo.
Se si vuole si può scolare la pasta al dente e rimetterla nella pentola (vuota ovviamente), versare sopra il sugo e terminare la cottura mescolandola sul gas.

lunedì 4 aprile 2011

Gnocchetti e Zucca aromatizzata al Limone.

Ultimamente in giro si trovano delle piccole zucche. Lo avete notato anche voi?
Secondo la mia esperienza sono quelle che si possono conservare meglio.
Quando si acquista una zucca è meglio sceglierne una intera. Non apritela fino a quando non vi servirà. Quando la taglierete non eliminate il picciolo e il 'bottoncino' sul fondo. Fate in modo che queste due parti rimangano attaccate alla zucca che non vi occorre. Eliminate tutti i semi e i filamenti e conservate la zucca così pulita in un sacchetto chiuso in frigo.
Ovviamente una zucca più piccola si finisce prima, è più facile da gestire nel momento in cui si taglia e di solito la scorza è, nella maggior parte dei casi, abbastanza morbida da essere mangiata.

zucca e limone

Ingredienti (x2 persone):
150g gnocchetti sardi;
300g zucca (al netto degli scarti);
1 limone non trattato;
1/2 cipolla nuova o 1 cipollotto;
noce moscata;
olio evo e sale q.b.

Procedimento:
In una padella versare 2 cucchiai d'olio, unire la cipolla tritata finemente, la buccia grattata del limone e una spolverata di noce moscata. Far soffriggere lentamente fino a quando si sprigionano gli odori. Unire la zucca tagliata a fettine, mescolarla bene con il condimento, aggiungere mezza tazzina d'acqua, coprire con il coperchio e lasciarla ammorbidire per 10'-15'.
Spremere il succo di mezzo limone e mescolarlo con 1 cucchiaio abbondante d'olio.
Nel frattempo cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolarla al dente tenendo da parte una tazzina di acqua di cottura. Versare la pasta nella padella con la zucca, aggiungere l'acqua di cottura, l'emulsione di olio e limone e, con il fuoco alto, mescolare la pasta nel condimento fino a quando il liquido non si rapprende formando una cremina. Servire con una grattata di noce moscata.

domenica 3 aprile 2011

Panzanella

La panzanella è un classico della cucina toscana.
È un piatto povero. Fatto con quello che rimane nella dispensa. Perchè non si butta nulla. Soprattutto, diceva il mio Papà, non si butta via il pane.
Così ho pensato di chiudere il discorso sul pane fatto in casa con una ricetta che, in un attimo, salva le ultime fette rimaste.

panzanella

Ingredienti (x2 persone):
4 fette di pane raffermo;
4-5 pomodorini;
2 fettine di peperone;
1/2 cipolla (o 1 cipollotto);
un pezzo di sedano;
2 ravanelli;
1/4 finocchio;
3-4 foglie di basilico;
succo di un limone;
aceto di vino;
olio evo e sale q.b.

Procedimento:
Se troppo dura, tagliare via la crosta. Ammollare le fette di pane in una ciotola con dell'acqua mescolata con il succo di limone e l'aceto. Nel frattempo tagliare i pomodori e i peperoni a cubetti, spezzettare il basilico e affettare finemente i ravanelli, il finocchio, la cipolla e il sedano.
Condire le verdure con un po' d'olio e sale. Strizzare bene il pane ormai morbido e sbriciolarlo con le dita direttamente sulle verdure. Mescolare e se necessario aggiungere altro olio. Lasciar riposare a temperatura ambiente per 10' circa prima di servire.
Trattandosi di una ricetta che non ha davvero delle dosi fisse, per regolarsi con le quantità, basta sapere che il pane dovrebbe costituire circa la metà del volume totale.

domenica 27 marzo 2011

Pane di... Rinfresco

Quando si prende in mano per la prima volta un pezzetto di Pasta Madre, si ha la sensazione di tenere in mano un bebè. L'idillio attraversa la nostra immaginazione come una cometa lasciando una scia di immagini che ci vedono sorridenti e felici mentre impastiamo e inforniamo il pane, regolarmente una o più volte la settimana.
Certo, una piccola parte di noi suggerisce che la nuova avventura potrebbe presentare delle difficoltà, tuttavia in quel momento ne siamo certi: non salteremo MAI una panificazione, non dimenticheremo MAI di togliere il pezzetto di pane dall'impasto prima di farlo lievitare e, soprattutto, non faremo MAI morire la nostra Mamma (quella del pane).

Poi l'idillio finisce.
Per quanto ci si organizzi non sempre si riesce ad essere regolari e più volte capita di dover trovare delle soluzioni per rinfrescare senza fare il pane.

E qui arrivo io: dopo avervi decantato le gioie del pane fatto in casa, non potevo certo lasciarvi senza qualche soluzione per un rinfresco rapido e indolore!

pane senza impasto_af

Ingredienti:
Pasta Madre;
600g farina integrale;
600g acqua buona;
1C sale integrale fine.

Procedimento:
La sera tirare fuori dal frigo la Madre un po' prima di rinfrescarla. In una ciotola versare l'acqua e, con le dita, stemperare la Madre nel liquido fino a quando non ci saranno più grumi. Aggiungere la farina e, di nuovo, stemperarla fino ad ottenere un composto senza grumi. Coprire con un telo e avvolgere in una coperta, lasciar riposare dalle 8 alle 10 ore in un luogo tranquillo ad una temperatura ideale di 22°.
La mattina seguente, togliere la ciotola dalle coperte, trasferire uno o due cucchiai di rinfresco in una ciotola a parte e aggiungere mano a mano farina fino ad ottenere una pasta solida come se fosse stata tolta dal primo impasto. Riporre la nuova Madre in un contenitore e metterla in frigo.
Riscaldare il forno a 220°.
Aggiungere il sale al resto rinfresco e mescolare lentamente. Trasferire il composto in uno stampo per il pane foderato con carta da forno o unto con dell'olio. Spolverare la superficie con un po' di farina (trucchetto per evitare che la crosta bruci eccessivamente) e infornare per 50'-60'.
Si ottiene così un pane che, stranamente, rimane sempre umido all'interno e che ha una crosticina fragrante.
A seconda delle dimensioni dello stampo, potrebbe essere necessaria più farina. L'impasto non si alza molto in cottura, quindi non temete di riempire lo stampo. Ricordate che, in ogni caso, il peso dell'acqua dev'essere pari a quello della farina usata.

Attenzione! Questa ricetta può certo essere d'aiuto, occorre però ricordare che la Madre è una sostanza viva con un'esperienza e una memoria, questo significa che ricorrere troppo spesso a questo tipo di scorciatoie rischia di danneggiarla.

sabato 26 marzo 2011

oggi... Crackers!

Quando si è già con le mani in pasta la curiosità di sperimentare ha il via libera: quale occasione migliore per pacioccare con la pasta, se non quando è già tutto pronto sul tavolo?
Ogni tanto mi rendo conto di aver preparato troppo impasto o di non voler fare per forza due forme di pane… Così uso la pasta per creare golose 'deviazioni', dopotutto non si può mica mangiare sempre solo pane, no?

craker

Ingredienti:
primo impasto del pane lievitato;
misto semi oleosi (sesamo, lino, pinoli, zucca, girasole…).

Procedimento:
Seguire la ricetta per fare il pane fermandosi dopo il primo impasto lievitato (da 1h 1/2 - 2h a seconda della temperatura).
Dopo aver tolto coperte e teli, staccare un pezzo di pasta dalla palla e stenderlo con il mattarello sul piano di lavoro. Non aggiungere farina e soprattutto non impastare. La pasta lievitata ha una plasticità particolare che permette di modellarla senza che questa riprenda la forma originale. Se venisse rimanipolata perderebbe questa caratteristica e risulterebbe molto più difficile convincerla a stare giù distesa sul piano.
Spargere il misto di semi sulla pasta e passare ancora il mattarello per far penetrare i semini sulla superficie della pasta. Con una rotella, o con in coltello, formare dei rettangoli, spostarli su una teglia coperta con carta da forno o unta d'olio e infornare a 180° per 10' circa.
Conservare chiusi in una busta di carta per il pane o, se diventano troppo duri, in una bustina di plastica.

mercoledì 23 marzo 2011

Un Rimedio per Recuperare l'Energia.

rimedio_1

Ecco il primo rimedio che si può associare alla dieta di primavera.
Una Tazza di questo rimedio ogni mattina e sono carica di enregia. All'inizio non me ne rendevo conto poi ho ocminciato a notare che avevo più voglia di fare le cose, di uscire e soprattutto non svegliarmi più la mattina con quella voglia di dormire ancora che annerisce un po' la giornata.
Ne basta una tazza al giorno e il te si può fare per più volte per velocizzarne la preparazione.
In effetti è più veloce preparare questo rimedio che prepararsi il caffè!

Ingredienti:
te Kukicha;
purea di Prugne Umeboshi;
salsa di soia Shoyu.

Procedimento:
Portare a bollore 5 tazze d'acqua in una pentola, aggiungere un cucchiaio di te Kukicha e bollire per altri 5'. In una tazza sciogiere 1/2 cucchiaino scarso di purea di Umeboshi in un cucchiaino di Shoyu.

rimedio_2

Versare sopra il te caldo filtrato, attendere che si intiepidisca e bere.
Il te si può filtrare e tenere da parte in una bottiglia di vetro (io sto usando i contenitori da 1 litro dei succhi di frutta NatiPuri, ma vanno bene anche quelli della salsa di pomodoro) e riscaldare una tazza di te al momento in cui prepariamo il rimedio.

giovedì 10 marzo 2011

Fagottini di Sfoglia ripieni di Zucca

Ecco l'altra ricetta-prova per il pic-nic… Dei golosi fagottini ripieni di zucca! Anche qui le foto sono state scattate dai miei fotografi di fiducia Manuel e Iolanda, che presto riceveranno un bel sacchetto pieno di biscottini!!

fagottini_2

Ingredienti (x6-7 fagottini):
250g ca zucca al netto degli scarti;
5cm ca porro;
1 rotolo di pasta sfoglia;
olio evo e sale q.b.

Procedimento:
Tritare finemente il porro e tagliare la zucca a pezzettini. In una padella far soffriggere il porro in un cucchiaio d'olio e aggiungere la zucca con un po' d'acqua, un pizzico di sale e lasciar stufare con il coperchio fino a quando non diventa tenerissima.
Sforacchiare la pasta con i rebbi di una forchetta e dividerla in 6-7 quadrati. Porre un po' di zucca al centro di ognuno e ripiegare gli angoli di sfoglia verso l'interno.
Mettere in forno preriscaldato a 175° per 15'-20' fino a quando la pasta prende un bel colore dorato.