lunedì 30 agosto 2010

x chi ha le Mani in Pasta...

Giusto un piccolo appunto per dire che oggi mi sono finalmente messa ad impastare. Che cosa impasti? Vi starete chiedendo; bhe ieri ho deciso di affrontare la cucina a muso duro e ho deciso che d'ora in poi pane, pasta e seitan saranno tutti fatti in casa, cosa che era già prevista in 452 cookin' insieme ad altri impasti di base come, ad esmpio, la pasta sfoglia (lo so, mi sto dando alla cucina estrema).
Quindi ho letto e riletto tutte le ricette per fare il seitan che sono state postate dagli chef del VeganBlog e questa mattina ho preparato l'impastone che verrà poi lavato. E dato che ho bisogno di pane ho anche preparato l'impasto per il pane. Per il pane sto usando una ricetta tratta dal blog La Cucchiarella ma che io ho trovato su Dulcis in Furno. Si chiama 'pane veloce-veloce' ed è davvero facile facile. Per la prima volta, almeno, ho ritenuto opportuno non strafare. Avrei dovuto usare lo stesso metodo di giudizio anche con il seitan, ma non ci sono scorciatoie per quello.
Accipicchia.
In effetti, se proprio devo essere onesta, ho fatto un piccolo macello con l'impasto per il seitan... avrebbe dovuto essere 1kg di manitoba e 650g di integrale ma... l'integrale è diventata più di un chilo perchè ho versato troppa acqua e ho dovuto recuperare l'impasto aggiungendo farina, perciò aggiungendo, aggiungendo... l'impasto è diventato enorme. Per fortuna che si riduce della metà. Anche se da quella specie di pallastra ne verrà comunque tantissimo.
Mah....
Considerata l'ora, è meglio che mi rimetta ai fornelli, sennò niente pappa per Pollo...

domenica 29 agosto 2010

Così è: non c'è niente da fare...

Sì, lo so, sono sparita… Ero rintanata nel letto a causa di una specie di raffreddore/influenza di cui non ho ancora capito l'origine. In questi noiosissimi giorni ho finito di leggere due libri, tra lunghissime dormite da ammalata e fame finta -finta perchè poi non riuscivo a finire neanche un piatto di minestrina-. Ora però sono qui, pronta a rimettermi ai fornelli. Ieri ho fatto una spesa esigua e mi sono procurata gli ingredienti per fare due preparazioni di base che trovo alquanto ostiche: il seitan e la pasta sfoglia. Ho deciso che devo provare a farli e devo anche diventare brava. Così ieri sono andata alla BioBottega e mi sono armata di tre pacchi di Manitoba da 1 kg e quattro vaschette di burro vegetale. E adesso chi mi ferma più?
Ho fatto un giro in libreria, e ho preso un nuovo libro solo sulle salse, ben spiegato, con ricette assolutamente deliziose e che -ho notato con piacere- si possono veganizzare quasi tutte senza il minimo sforzo. C'è, ad esempio, una salsa tipica della tradizione francese che si chiama Beurre Blanc: si tratta di una salsa a base di burro, aceto e vino che pare sia nata per errore da un cuoco che dimenticò di aggiungere le uova alla salsa bernese. Carino, no? Certo, se passassero alla storia tutte le ricette in cui io dimentico di aggiungere degli ingredienti, dovrebbero scrivere un'enciclopedia solo per me. Ieri per esempio ho tentato di fare l'hummus, ero tutta contenta, ho fatto tutte le foto, salvo poi ricordarmi all'improvviso che avevo dimenticato il tahin. Vedete? Sono un disastro. Così è: non c'è niente da fare.

Devo dire che, a parte questi 'incidenti' di percorso, sono piuttosto felice. Il motivo è che finalmente l'Estate se ne sta andando. Lo so, è brutto dirlo, ma a me non piace tanto la nostra estate… mi piace il periodo pacato in cui comincia ad alzarsi il vento, le giornate sono ancora luminose, ma decisamente fresche, gli alberi cominciano a perdere le foglie e si sente di nuovo l'odore dei funghi al mercato. Ieri ho visto i broccoli e le cime di rapa!!! E mentre ero incastrata a letto la mamma mi ha preparato la polenta (doveva finire un pacchetto che stava per scadere) con le lenticchie… Che buone! Sono proprio belle queste giornate così delicate: una perfetta armonia di temperature; un equilibrio di colori e foglie, nuvole e cielo aperto. Arriva l'autunno a ritrasformare tutto e, con un po' di fortuna, sistemerà le cose anche per me.

sabato 28 agosto 2010

Crostini con Funghi Saltati*

Di tre ricette che ho provato oggi, solo questa è degna di essere postata. Avevo dei grossi dubbi sulla buona riuscita, per quanto sia facile io non ho mai ottenuto dei buoni risultati cuocendo in funghi, invece è venuto tutto alla perfezione regalandomi un graditissimo anticipo d'autunno!

Ingredienti (x 15 crostini):
400g funghi champignon freschissimi;
1 noce di burro vegetale;
1C succo di limone;
4-5 rametti du prezzemolo;
2C crema di farro;
1 spicchio d'aglio;
15 fettine di pane;
1cc farina;
olio evo, sale e pepe q.b.

Procedimento:
Pulire e tagliare a pezzettini i funghi. In una padella far dorare lo spicchio d'aglio tagliato in quarti nel burro insieme a 2-3 cucchiai d'olio e, quando il burro è bollente, versare i funghi e mescolare rapidamente fin quando si ammorbidiscono. Aggiungere il limone, la panna e le foglie del prezzemolo tritate al momento. Aggiungere ancora la farina e far sobbollire fin quando il sughetto non si addensa. Salare e pepare a piacere e tenere in caldo. A questo punto tostare i crostini, distribuirvi sopra un cucchiaio di funghi e servire mentre sono ancora caldi.

(*) la versione originale di questa ricetta è tratta da 'In the Mood for Food' di Jo Pratt ed. Luxury Books.

lunedì 23 agosto 2010

Earthlings



Questo è Earthlings, un documentario antispecista del 2005 scritto, prodotto e diretto da Shaun Monson e narrato da Joaquin Phoenix. La colonna sonora è stata composta da Moby, musicista ed attivista dei diritti animali.
Verrà proiettato a Torino domenica 12 settembre alle 22.00 all'ex parco Michelotti a chiusura del Vegfestival.

Link:
www.vegfestival.org;
www.earthlings.com;

Make the Connection

Parmigiana Cremosa


Sono rimasta in bilico tra il postare o meno questa ricetta, perchè è stato un secondo esperimento di parmigiana e di ricette vegan per la parmigiana ce ne sono a pacchi. Comunque, visto che sono riuscita a prepararla in tempi da record insieme a due primi -uno per me e uno per Pollo, 45' minuti prima di cominciare una cena con degli ospiti, ho deciso che tale sforzo andava perlomeno segnalato.
Perciò…

Ingredienti (x4 o 6 persone):
400 ml crema di farro;
150 ml ca besciamella di soia;
farina;
farina di mandorle;
lievito alimentare in scaglie;
1 melanzana grossa (o 2 piccole);
pomodori cuori di bue (a me ne sono serviti 5 ma erano piuttosto piccoli);
pangrattato;
burro vegetale, sale e olio evo q.b.

*prima di passare oltre devo fare una precisazione riguardo le porzioni: io devo comunque fare i conti e riempire la teglia che ho, però alla fine della fiera, Pollo ne ha prese due razioni durante la cena e poi quando ho dovuto ritirarla, ho dviso quanto era avanzato in 4 porzioni -forse un po' piccoline- che ho fatto entrare in quattro cocottine di coccio. Altra cosa riguarda i pomodori. Ovviamente in base alle fette che si fanno, alla forma e alla dimensione dei pomodori, possono servire più o meno pomodori; per evitare di rimanere alle strette perchè vi mancano due fettine per coprire il giro o di mangiarvi le dita perchè ne avete preparati troppi, vi consiglio di prepararne due-tre per volta e tenere degli altri pomodori a portata di mano.

Procedimento:
Lavare la melanzana e tagliarla a fette. Disporre le fette su una teglia coperta con la carta da forno -anche se sono un po' ammassate non importa, non perdete tempo a fare 2 infornate- salarle, metterle in forno a 100°-140° e lasciarle lì per 5'-10' minuti o finchè non si ammorbidiscono. Nel frattempo prendete la vostra amica ciotolina e versate i 400 ml di crema di farro, 2 cucchiai di farina, 2 i farina di mandorle e due di lievito alimentare in scaglie e cominciate a mescolare con la frusta da cucina. Deve venire una cremina piuttosto densa già prima di aggiungere la besciamella di soia, perciò aggiungete ancora farina, farina di mandorle e lievito alimentare (in proporzioni uguali) fin quando la cosa non vi soddisfa. Poi aggiungete la besciamella di soia: la quantità scritta negli ingredienti è puramente indicativa, perchè io di solito la metto ad occhio, solo per addensare ancora meglio la crema e per farla insaporire di più. Aggiungete ancora uno o due cucchiaini di sale -assaggiate per eventuali correzioni- e tenete da parte.
Lavate e pelate i pomodori, scartate i semini -senza impazzire- e affettateli.
Preparate la teglia ungendone il fondo e spargendo un velo di pangrattato. A questo punto le melanzane dovrebbero già essere pronte, perciò si più cominciare a comporre il tutto. Il primo e l'ultimo strato devono essere di pomodoro, per il resto è semplice: pomodoro, sale, melazana, cremina e così via fino all'ultimo strato i pomodoro, che dovrà essere salato e poi coperto con quello che vi rimade della crema. Cospargete la superficie con un velo di lievito alimentare e sopra un velo di pangrattato, vesate dell'olio a filo in modo uniforme sul pangrattato con l'aiuto di un'oliera per evitare di allagare l'opera e poi disponete dei fiocchetti o, seriuscite, dei veli sottilissimi di burro su tutta la superficie. Infornate -il forno dovrebbe essere ancora caldo, sennò preriscaldate- a 140°-150° per 30'. Alla fine, se non si è già formata al crosticina, 'auitatela' mettendolo ancora 5' -o quanto serve- sotto il grill.

DIETA: Giorno 6

6° Giorno:

al risveglio: una tazza di acqua a temperatura ambiente con il succo di 1/2 limone.

Colazione:
2 Pesche

1/2 Mattina:
spremuta d'arancia

Pranzo:
[60g] quinoa con pomodorini e menta

Cena:
-ristorante-

Lo so, sono le 5 e 11, ma proprio non riesco a dormire. Oggi, in preda ad una conversione anti-zuccheri, ho preso due volte il caffè senza zucchero. Il risultato? Sono in piedi dalle 3,47. Vabbè, ho capito che devo totalmente eliminare anche il caffè. Però avevo le mie ragioni per berlo, oggi pomeriggio sono andata a fare shopping all'Outlet di Vicolungo e quando mi sono fatta una pennica in auto che è durata da Gassino fino all'uscita dell'autostrada. Quando sono scesa dall'auto stavo deambulando, tanto che sono entrata nel negozio della Bialetti per vedere le pentole e sono rimasta 10' minuti a osservare delle padelle prima di rendermi conto che erano tutte di teflon. Allora ho capito che un caffè ci stava tutto. Il secondo caffè non ha spiegazioni… perciò non ve lo posso spiegare.
Poi… bhe, cena al ristorante, a Biandrate, un'osteria che fa cucina Toscana -con specialità di carne- ma dove fanno delle zuppette di legumi che ti rimettono al mondo. O almeno le facevena -e le rifaranno- durante l'autunno e l'inverno- quando ero stata lì la prima volta-. Così mi sono trovata ai ferri corti e ho mangiato i pici con i funghi porcini.

Comunque… a parte questo genere di tonterie, vorrei ringraziare tutti coloro che questa settimana si sono fermati a visitare questo buffo blog. Per me- come, immagino, per tutti quelli che scrivono un blog- avere delle persone che vengono a curiosare, da' un senso a quello che faccio e che scrivo. Dopotutto non si può dire 'condividere' se non hai nessuno che vede ciò che fai. Perciò vi ringrazio tantissimo -missi-missimo- e spero che tornerete a curiosare di tanto in tanto questo piccolo spazio.
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sabato 21 agosto 2010

DIETA: Giorno 5

5° Giorno:

al risveglio: una tazza di acqua a temperatura ambiente con il succo di 1/2 limone.

Colazione:
2 Pesche

1/2 Mattina:
spremuta d'arancia

Pranzo:
[60g] riso Thai integrale con sesamo e salsa di soia

Merenda:
10g Mandorle

Tea Time:
tisana di Tarassaco

Cena:
"Caroselli Vellutati"
"Funghetti Anticipo d'Autunno"

Questa sera ci saranno ospiti a cena, perciò anche la mia dieta dovrà essere scenografica! E la ricetta che ho scelto fa anche parte delle 452 cookin', un altro piccolo progresso, no? Oggi grande shopping -casalingo- con la mamma… E per Pollo.. bhe, lui ha ancora mezza teglia di Maccheroncini, non può certo lamentarsi, vero?

venerdì 20 agosto 2010

Pasticcio di Maccheroncini al Forno

Ingredienti (x2 persone):
200g crema di farro;
100g besciamella di soia;
farina bianca;
farina di mandorle;
lievito alimentare in scaglie;
250g maccheroni (o altra pasta simile);
burro vegetale;
olio evo, sale e pangrattato q.b.

Procedimento:
In una ciotola versate la crema di farro e aggiungete un cucchiaio di farina bianca, uno di farina di mandorle e uno di lievito alimentare. Il gioco più o meno e questo: con una frusta dovete amalgamare i tutto e ottenere una cremina densa, perciò dovrete aggiungere farina, farina di mandorle e lievito in quantità uguale fino a quando non diventa consistente. Io ho fatto ad occhio ma credo di aver messo circa tre cucchiai di ogni cosa. A questo punto salare con un cucchiaino raso di sale fine e assaggiare. Dopo aggiungere la besciamella di soia. Io l'ho aggiunta un po' per volta per aumentare la consistenza della crema ma, come ho scritto, sono abbastanza sicura di averne messi 100g. Girare ancora bene con la frusta.
A questo punto mettete a cuocere la pasta, preriscaldare il forno a 160° e preparate la teglia da infornare ungendo il fondo d'olio e spargendo un velo sottile di pangrattato. Quando la pasta è pronta scolarla e versarla nella ciotola amalgamandola bene con la crema; se necessario aggiungere ancora della besciamella. Trasferire il tutto nella teglia, schiacciare leggermente con un cucchiaio in modo da appiattire la superficie. Spolverare un velo di lievito alimentare e un'altro di pangrattato. Distribuite l'olio su tutto il pangrattato, meglio con un'oliera per dosarlo bene. Per ultima cosa distribuite il burro a piccoli fiocchi su tutta la superficie (farà una crosticina deliziosa). Infornare a 160° e lasciare per 15' più 5' sotto il grill, o fino a quando non forma una bella crosticina dorata.
Fin lì tutto bene, la parte triste arriva quando i piatti si svuotano perchè… non ce n'è più.
Monkey Winks

DIETA: Giorno 4

Un po' piove… un po' non piove… Il cielo si fa grigio all'improvviso e poi dopo un po' torna silenziosamente a fare spazio a qualche raggio di Sole. Perchè c'è il Sole là sopra -da qualche parte-. Le nuvole camminano tra le colline, non ne so esattamente il motivo, probabilmente cercano di capire se sia o meno il momento buono per cambiare stagione, passano… decidono se fermarsi… Non mi stupirei se da un attimo all'altro sentissi rumore di ferraglia e vedessi sbucare dalle nuvole il castello errante di Howl, che si sposta stanco salendo e scendendo lungo le valli. C'è molto silenzio. Tutti trattengono il fiato e non sanno se accogliere l'autunno o aspettare pazienti ancora qualche giornata d'estate…
Le nuvole si spostano lente verso Superga… i rami degli alberi, ondeggiando, le salutano.

4° Giorno:

al risveglio: una tazza di acqua a temperatura ambiente con il succo di 1/2 limone.

Colazione:
150g susine

1/2 Mattina:
spremuta d'arancia

Pranzo:
[60g] "Quinoa Allegra al Limone";
"Rosella Carosella"

Merenda:
10g Mandorle

Tea Time:
te zenzero e limone

Cena:
zuppa di miso con spaghetti di soia

Bruco Bello, Pomodoro e Carosello

Ingredienti (x1 persona):
1/2 pomodoro cuore di bue;
1/2 carosello
1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie;
1 cucchiaio di farine di mandorle;
3-4 foglie basilico;
sesamo;
sale e olio evo q.b.

Procedimento:
Pelare il carosello con il pelapatate e armarsi di pazienza per sbucciare il pomodoro. Togliere i semi del carosello con un cucchiaio ed eliminare anche i semi del pomodoro. Affettare carosello e pomodoro riducendoli a fettine sottili. In una ciotolina mescolare il lievito alimentare e la farina di mandorle. A questo punto non resta che disporre le fettine direttamente sul piattino in quest'ordine: pomodoro - sale - carosello - sale - spolverata di lievito e farina di mandorle - pomodoro…Una volta finito il bruco spolverare ancora con il misto di lievito e farina di mandorle. Tritare con il coltello le foglioline di basilico e disporle sul bruco formando una 'cresta'. Finire con una spolverata di semi di sesamo e un filo d'olio evo.

Questo simpatico bruco è nato per convincere Pollo a mangiare i caroselli: non gli piacciono affatto ma io devo per forza farli perchè che ne hanno portati un sacco. Letteralmente. E anche se mi piacciono non posso mica mangiarli tutti io!

Rosella Carosella

Il carosello è un cetriolo molto dolce e saporito che -per quanto ne so- viene dalla Puglia. A me piace molto in insalata e ho fatto l'errore di dirlo alla mamma di Pollo. Dico 'errore' perchè, nella sua immensa bontà e gentilezza, la mamma di Pollo tende inevitabilmente ad esagerare con le quantità. Questa tendenza produce risultati problematici, come il sacco (sono circa 6kg -non esagero, li ho pesati-) di caroselli che al momento si trovano giù in tavernetta. Questa sera, nel tentativo di farli sparire, li ho usati per fare due ricettine: una per Pollo e una per me. Per lui ho dovuto lavorare parecchio perchè non gli piacciono affatto i caroselli -io non posso mangiare da sola sei chili di simil-cetrioli in 2-3 giorni-, mentre per me ho fato un'insalatina veloce e leggera -anche perchè sono a dieta!!!

Ingredienti (x1 persona):
100g carosello;
50g pomodoro cuore di bue;
sesamo;
sale e olio evo q.b.

Procedimento:
Si prepara il carosello sbucciandolo con il pelapatate ed eliminando con un cucchiaio i semi (un po' come si fa per il melone). Affettatelo a spicchi sottili e disponetelo su un piattino formando una rosellina: non è difficile, basta disporre in cerchio le fettine! Tagliare il pomodoro a pezzetti e disporlo al centro della rosellina. Salare e spargere un po' di sesamo. Versare un filo d'olio e servire.

giovedì 19 agosto 2010

Minestra di Cicerchie

La minestra di cicerchie è il modo più semplice per gustare questo legume relativamente sconosciuto. Le preparava mia nonna che a sua volta se le faceva portare da mio padre quando andava in Puglia. Sono tipiche delle regioni del sud Italia e fino a poco tempo fa era praticamente sconosciuto al nord, poi le varie politiche di recupero delle coltivazioni tradizionali e di valorizzazione del territorio hanno fatto sì che questo legume venisse 'rispolverato' dal passato.
Ingredienti (x 2 persone):
200g cicerchie;
2-3 spicchi d'aglio;
olio evo;
acqua e sale q.b.

Procedimento:
In una ciotola sciacquare e scolare le cicerchie, ricoprirle con acqua e lasciarle in ammollo almeno per una notte, meglio se per 1-2 giorni, risciacquandole e cambiando l'acqua di tanto in tanto. Alla fine scolate bene l'acqua di ammollo e sciacquate ancora le cicerchie, poi mettetele un una pentola capiente e coprite con parecchia acqua. Mettete la pentola sul gas e quando comincia a scaldare aggiungete l'aglio sbucciato. A questo punto dovrei dire il tempo di cottura che dipende tantissimo da quanto avete lasciato in ammollo: io di solito le lascio quasi per due giorni e per cuocere impiegano al massimo 45'; la mia mamma le lascia solo una notte e impiegano quasi 2 ore e mezza per cuocere. Quando sono quasi a fine cottura aggiungete il sale e, se riuscite, togliete l'aglio.
Al momento di servire aggiungete 1-2 cucchiai di olio evo. Potete conservarle anche per il giorno successivo, basterà riscaldarle in una pentola aggiungendo, se sono rimaste troppo asciutte, un po' d'acqua.

DIETA: Giorno 3

Questa mattina mi sono svegliata davvero molto tardi… Ho la vaga coscienza che non sia una cosa bella, ma al risveglio mi sentivo così rilassata (cosa relativamente rara) che non sono assolutamente riuscita a sentirmi in colpa.
Mi sono piantata davanti alla scrivania e ho riorganizzato l'elenco delle ricette da provare, e ammetto di essere rimasta particolarmente attirata dai piatti natalizi. Se mi esercito abbastanza forse riuscirò a soppiantare il banalissimo pranzo di Natale (tutto a base di carne ovviamente) che non è mai cambiato da quando sono arrivata io -e certamente era così da molto più tempo- e che sinceramente non è mai stato particolarmente buono.
Comunque c'è ancora tempo, invece l'autunno si avvicina e sto raggruppando una serie di zuppe super buonissime che non vedo l'ora di proporvi!!!

3° Giorno:

al risveglio: una tazza di acqua a temperatura ambiente con il succo di 1/2 limone.

Colazione:
2 Pesche

1/2 Mattina:
spremuta d'arancia

Pranzo:
[60g] riso Thai integrale con sesamo e salsa di soia

Merenda:
10g Mandorle

Tea Time:
tisana di Tarassaco

Cena:
"Minestra di Cicerchie";
"Rosella Carosella"

mercoledì 18 agosto 2010

DIETA: Giorno 2

2° Giorno:

al risveglio: una tazza di acqua a temperatura ambiente con il succo di 1/2 limone.

Colazione:
150g susine

1/2 Mattina:
spremuta d'arancia

Pranzo:
zuppa di miso con spaghetti di soia;
caprese di pomodoro e tofu affumicato

Merenda:
20g Mandorle

Tea Time:
te zenzero e limone

Cena:
zuppa di cicoria

Oggi ho fatto un risottino mega stra buono per Pollo, solo che ho fatto un casino e quando il piatto era pronto ero così triste che ho dimenticato di fare la foto… poi quando ho deciso che non era venuto così male, ho preso la macchina fotografica ma… Pollo lo aveva già finito. Questa sera ho fatto una specie di pesto con le cicorie da servire con i paccheri. Se sia stat o no una buona idea non lo so ancora, tuttavia la 'ricetta' che ho tentato di improvvisare decisamente non è stata una buona idea. Penso che per la sicurezza delle persone che dipendono dal mio modo di cucinare (Pollo e il suo clone) è decisamente meglio tornare al piano 452, almeno le novità avranno un basso fattore di rischio e io (finalmente) imparerò a cucinare e potrò improvvisare in modo cosciente.

martedì 17 agosto 2010

DIETA: Giorno 1

Dopo una strana settimana di riassestamento post-vacanza e a causa dei rinnovati insulti della Bilancina, ecco la logica conseguenza: Dieta.
Ma questo lo sapevate già, avevo già ribadito quest'urgenza in Dieta_Reload (?)

1° Giorno:

al risveglio: una tazza di acqua a temperatura ambiente con il succo di 1/2 limone.

Colazione:
150g susine

1/2 Mattina:
spremuta d'arancia

Pranzo:
[60g] Quinoa Allegra al Limone

Merenda:
10g Mandorle

Tea Time:
te zenzero e limone

Cena:
zuppa di miso

Per Pollo ho preparato dei Rösti di patate con le zucchine e dato che ne sono venuti fuori troppi ne ho mangiato uno anche io.
Siccome è probabile che vi stiate chiedendo come mai non ci sono foto di queste meraviglie, penso sia mio dovere informarvi che Pollo e il suo clone, mi hanno sequestrato la macchina fotografica durante le vacanze perchè la mia compattina -a sentir loro- fa delle foto più belle. La mia macchina foto mi è stata restituita due giorni fa con le pile scariche. Ho dovuto fare le foto con la telecamera del mio computer. Non è uno scherzo. Quando mi sono state ridate le pile, ho scoperto che sono state sfruttate così tanto che non reggono più la carica (espressione che qui significa: hanno solo l'energia sufficiente per permettere alla macchina fotografica di dirmi che le batterie sono scariche). Così questa sera alle 21.30 sono andata a Le Gru per comprare delle batterie ricaricabili. E neanche questo è uno scherzo.

lunedì 16 agosto 2010

Stuzzichini!

Al di là delle brutture del mondo c'è sempre qualcosa di bello che si può fare per far passare tutti i mali:
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MANGIARE!!!

Oggi, dopo aver lentamente ripreso confidenza con la cucina, mi sono buttata in qualcosa di assolutamente inedito e fenomenale! (Non è vero, è solo per far scena)

Melanzane alla Pizzaiola


Ingredienti:
melanzane;
pomodori datterini;
tofu affumicato;
sale q.b;
olio Evo q.b.

Procedimento:
Affettare le melanzane e cuocerle sulla griglia. Tagliare i pomodori a pezzetti, metterli in una ciotola e condirli con olio e sale (se volete anche un po' di origano). Affettare il tofu.
Disporre le fette di melanzana sui piatti, distribuirvi uno-due cucchiai di pomodoro e coprire con le fettine di tofu.
Ho completato questo piatto con una ciotolina di olive in salamoia ancora reduci dal viaggio in Puglia e con delle confetture di Peperoncino e Pomodoro verde che mangeremo con un po' di grissini.

Ho trovato un sacco di marmellatine strane che non vedo l'ora di assaggire, queste non sono che le prime!!!

Oggi Carne alla Griglia!!!

E così… eccoci al giorno dopo Ferragosto. Oggi arriveranno degli amici di famiglia e si farà una grande grigliata. Le grigliate sono la cosa che preferisco: quel buon odorino di brace e carne bruciacchiata, le costolette di maiale dorate e croccanti, la salsiccia e le bistecche… Sì, la carne alla griglia è una delle cose che mi piace di più. Tuttavia non sono qui a raccontarlo con la bava alla bocca come un cane che vede l'osso sapendo che non lo mangerà, sono qui a chiedermi come sia possibile che in questa casa, oggi, si faccia una grigliata. Tutte le persone che vivono qui hanno avuto ampie spiegazioni dei motivi che hanno spinto me e Pollo a diventare vegani. Anche degli amici di famiglia, che godevano della fiducia necessaria per essere trattati in modo sincero e confidenziale (non come ospiti di plastica con i quali instaurare rapporti asettici di moine, complimenti e condiscendenza), hanno sentito tutte le ragioni. Inoltre quelle persone hanno un figlio piccolo. Con fervore contenuto, per affetto verso il piccolo, avevo spiegato tempo fa alla madre quali sono tutti i rischi e le conseguenze ai quali si espone un bambino alimentandolo con latte vaccino, formaggi e carne. Mi sembrava che le parole 'allergie', 'obesità', 'cancro' e 'malattie cardiovascolari' fossero abbastanza gravi. Ma a quanto pare sono stata ascoltata con la stessa attenzione e considerazione con la quale si ascolta una relazione sulla vita sociale degli scarafaggi.
Una mattina, una della casa ha smosso mari e monti perchè non c'era il prosciuttino da dare al bambino e quindi bisognava assolutamente andarlo a comprare. Al bambino piace tanto il prosciuttino. Magro eh, non quello con il grasso che poi gli fa male. E con quella faccia paffuta vuoi non dare il prosciuttino al bambino?

Ogni tanto ammetto di sentirmi in colpa per tutto quello che ho mangiato in passato in modo relativamente cosciente. Ovviamente non posso rispondere per i primi anni di vita. Io non sono un filo (ormai lo avrete intuito date le cronache delle mie interazioni con la bilancina), e sicuramente è anche colpa mia. Tuttavia quello che mi infastidisce è la consapevolezza e piena certezza che se, quando ero piccolina, qualcuno avesse detto a mia madre: 'guarda che se le dai questo, quello e quest'altro, le fai del male' lei non gli avrebbe dato retta e mi avrebbe comunque 'nutrita' con quello che credeva ('credeva', attenzione: non 'sapeva'). E quando alle medie le mie taglie cominciavano ad aumentare e il pediatra disse: 'Noooo signora, non c'è nessun problema! Se proprio vuole le dia un po' meno da mangiare…' lei se lo è fatto bastare. Ma io ero una specie di pozzo senza fondo e assolutamente golosa. Cosa poteva fare un genitore in quel caso?
Ormai lo sanno anche i muri che il motivo per cui Foer ha scritto 'Se niente importa' è che ha avuto un figlio e si è sentito in dovere di sapere per filo e per segno cosa gli avrebbe dato da mangiare. Ma perchè questo pensiero, che sembra quasi tra i doveri ovvi e obbligati di un genitore, non viene in mente a tutti?
Un'altra futura madre, con la quale ho avuto la delusione di parlare, alla frase 'il latte (animale) fa male' si è messa a ridacchiare ottusamente che il latte si è sempre bevuto, e quando ho provato a spiegarle i motivi non mi ha nemmeno lasciato finire ribadendo che il latte si è sempre bevuto. Sottolineo che questa persona ha studiato filosofia e fa la filosofa. Tanti anni di studio per trovarsi con l'apertura mentale di un vecchio nonno di campagna.
Un'altra madre può vantare di avere un figlio che a soli 24 anni aveva già il colesterolo alle stelle. Secondo voi ha smesso di stipare il frigo con salumi e formaggi? No.
Nella testa della gente gira la convinzione che fin quando una persona sta bene non c'è bisogno di prendere precauzioni, tuttavia quando poi ci si ammala è sempre troppo tardi.
Ed ecco questa: attirata dalle potenzialità di un corso di cucina vegana organizzato da un ospedale, mi sono trovata in mezzo ad un gruppo di donne che avevano o avevano avuto problemi con il cancro (il corso nasceva principalmente per loro, anche se comunque era aperto a tutti). Inizialmente ho provato una gran pena per queste persone, pensando a tutto il dolore -non solo fisico- che porta questa malattia e che purtroppo anche io ho conosciuto da vicino quando è morto mio padre. Poi però i toni sono cambiati e all'improvviso delle persone a cui è stata data una seconda possibilità, che forse avrebbero dovuto riflettere su quello che era loro successo, si sono trasformate in oche che starnazzavano ridacchiando di fronte a 'quante uova alla settimana posso mangiare' o 'quante volte al mese ho diritto di mangiare il pesce'. Lì sono rimasta di sasso. Voglio dire: la tua dottoressa ti dice che per tentare di guarire o che per evitare di riammalarti -oltre al resto- devi cambiare la tua alimentazione e tu torni a casa e non ti chiedi 'Ma allora quello che ho sempre fatto non andava bene?' e non sprechi nemmeno cinque minuti su Google per capire cos'è la 'nuova' dieta che ti ha dato la dottoressa?
Ma anche le altre persone con le quali ho parlato io, perchè non sono tornate a casa chiedendosi se fosse effettivamente vero quello che avevo raccontato e sprecando quei dannati cinque minuti su Google per capire?

Oggi ci sarà una grigliata a casa mia. Ma non sbaverò come un cane che vede un osso che non potrà avere. Non mi mancheranno le costolette che tanto mi piacciono. Oggi mi mancheranno la fiducia, il rispetto e la stima che avevo per le persone che ho intorno. Le stesse persone che vanno a fare i mercatini per Emergency e che quando ero piccola mi hanno educata ad essere sensibile verso chi è meno fortunato di noi. Che valore hanno ora quelle azioni pagliative occasionali, quei placebo per la coscienza e quegli insegnamenti passati senza che fossero davvero sentiti?
Mi spiace essere così ripetitiva, e forse ho scritto questo post solo per cercare di spiegare i sentimenti che mi hanno spinta a scrivere 'Lentijini è molto arrabbiata'; ma non credo mi sia realmente possibile spiegare quanto si a profonda la delusione e l'amarezza che provo verso le persone che dovrei considerare 'care'. Se qualcuno mi dovesse chiedere se non mi manca la carne, sento di poter rispondere onestamente che non me ne frega nulla, che quello che mi manca davvero è la fiducia e la stima che avevo nei confronti di persone che ho sempre considerato 'buone' e di cui ora vedo il vero volto falso, ipocrita, orgoglioso e menefreghista coperto da un sorriso di plastica e frasi buone di convenienza. E sono le persone in mezzo alle quali sono cresciuta.

martedì 10 agosto 2010

Riflessione sulle superfici riflettenti.

Ora... Durante l'ultima settimana di vacanza sono passata di fronte a molti specchi, vetrine di negozi, finestrini d'auto... insomma, molte superfici riflettenti. E tutte sembavano dire 'Accidenti! Sei dimagrita tantissimo!'. Persino mia madre e Pollo -pur non essendo superfici riflettenti- hanno più volte espresso la medesima considerazione.
Perciò ieri notte quando sono tornata a casa avevo la fortissima tentazione di piantarmi sulla bilancina. Ma ero troppo stanca. Così questa mattina ho aspettato di fare quella cosa decisamente poco romantica che però alleggerisce il pancino, ho sgattato fino in fondo alla valigia non ancora aperta per trovare delle pile da mettere nella bilancina, ho acceso la Wii e fiera di me stessa ho cliccato su test del corpo. Baricentro ottimo, come sempre: frutto della mia eleganza innata e delle serate di yoga sulla spiaggia. Peso: la freccina parte dal basso, un momento di fierezza mi invade sapendo che si fermerà molto sotto la linea dell'ultimo peso (prima delle vacanze). Ma la freccina dannata non rallenta, continua a salire e, beffarda, supera di poco la linea precedente:
Monkey Emoticons
+ 2 hg

Dopo aver considerato per un attimo la possibilità di avere delle responsabilità in merito a questa cocente (e beffarda) delusione: ho concluso in maniera molto rilassata (frutto delle serate di yoga sulla spiaggia) che la bilancina non è una superficie riflettente.
Monkey Winks