mercoledì 18 luglio 2012

Crumble #3 Le Pesche, il Cioccolato e l'Amaretto

Al terzo post di deliri sbriciolati su inconsapevoli frammenti di frutta cotta al forno, ho sfidato ciò che -per me- è totalmente oscuro. L’amaretto.
Sì, perchè il caldo miete vittime e ultimamente miete anche me e i miei nueroni. Quindi, conscia dell’esistenza delle pesche all’amaretto ma totalmente ignara di come siano fatti gli amaretti (che in realtà se facesse meno caldo, concentrandomi un po’, potrei anche scoprire che so perfettamente di cosa sono fatti gli amaretti), ho deciso di fare un qualcosa di stra-affogato nel cioccolato, con le pesche -per correttezza nei confronti del titolo- e con quello che, secondo wikipedia, dovrebbe essere fatto l’amaretto.
Bianco d’uovo. Zucchero. Mandorle.
Dubbiosa osservo una lista (di soli tre ingredienti) depennata al 60%. Cioè ne resta uno. Ed io osservo il mio mucchietto di mandorle mentre i miei fidi neuroni, nonostante il caldo, si mettono al lavoro.

pesche_ama

domenica 15 luglio 2012

Crumble #2 Frutti di Bosco

Questo dolce mi ha insegnato che ogni frutto, a suo modo, ha un carattere definito.
I mirtilli sono tondi, pieni e contenuti -nel forno, tendenzialmente, non esplodono-; le fragole voluttuose e profumate, si mettono in mostra e fanno volume ma si sciolgono come niente! E i lamponi... ecco, i lamponi vogliono essere lasciati in pace: appena li tocchi, si scompongono e... non li vedi più.
Ma perchè?

cru_bosco

giovedì 12 luglio 2012

Crumble #1 Le Pesche e la Lavanda

In questi giorni, sulla strada per andare in città, sento il profumo caldo e intenso che in tarda mattinata si alza dai campi e, la sera, il venticello carico di suoni e odori che accompagnano il sole oltre l’orizzonte.
Queste combinazioni indefinite, fatte dal cicaleccio, il fruscio del grano, l’odore dei fiori, delle officinali e degli alberi, mi fa venire voglia di fermarle, in qualche modo, e riprodurle nel cibo.
L’odore delle pesche ancora calde perchè appena raccolte, la mentuccia selvatica e la lavanda, sono gli ingredienti che ho scelto per ricreare, in questo dolce, l’atmosfera di un pomeriggio caldo e sonnacchioso... Uno di quelli in cui non ci si dovrebbe muovere più del necessario.

cru_pesche lavanda

giovedì 7 giugno 2012

Grazie

C’è un validissimo motivo per la mia lunga assenza e, a questo proposito, prima di ricominciare a postare ricette tutte nuove, desidero dire due parole.

Io metto cura e passione in quello che faccio. Come, del resto, fanno tutte le persone che amano il proprio lavoro.
Di conseguenza, divento molto felice quando qualcuno apprezza i miei dolci.
Mi rendo conto che questi sono piccoli attimi che passano in fretta, una parola, io che sorrido e ringrazio e punto. Poi però rimane quella sensazione che nasce dall’orgoglio (ammettiamolo) del complimento e che diventa gratitudine.
Una gratitudine rotonda, calda e sconfinata. Una gratitudine che va a chi mi ha dato questa opportunità, dimostrando fiducia nei miei confronti.
A chi ha seguito questo blog, cosa che mi ha aiutata nei momenti in cui cucinare sembrava un sogno destinato a rimanere nel cassetto.
E che oggi va anche a tutti i clienti che scelgono i nostri dolci.
Quindi grazie di cuore.
A chi lascia un sorriso, a chi lascia un commento, a chi mi da un consiglio e a tutti coloro che mi hanno dato e continuano a darmi fiducia.

lunedì 23 gennaio 2012

Il Viaggio

Il viaggio. Quello che tanto più ti avvicina all'anima tanto più ti porta lontano. Quella serie di immagini che scorrono riflesse negli occhi e che scivolano nelle profondità del cuore. Quelle persone che segneranno per sempre la tua vita. Quegli episodi che ti sbattono di fronte alla vita permettendoti di vederne finalmente la strada.
Penso che lo stessi aspettando da sempre. Penso che, nel profondo, ognuno desidera il suo arrivo.
Un viaggio iniziato come tutti gli altri. Che, silenziosamente, comincia. Con uno dei gesti più banali che compiamo nelle nostre vite: un passo. Solo che in quel momento non lo sappiamo, non ce lo aspettiamo; perchè crediamo di sapere che quel treno ci porterà in un luogo e siamo ingenuamente convinti che ida quel luogo torneremo. Come da programma. In un certo giorno ed ad una certa ora.
E così porti avanti il piede e fai quei passi lungo la banchina, sali quei pochi gradini e ti siedi accanto al finestrino. Poi il treno parte lentamente. Scivola sulle rotaie e, senza che quasi te ne accorga, un pezzo di quello che sei sempre stato, l’insicurezza, la rabbia, la confusione, i dubbi, le domande, la frustrazione, l’insoddisfazione; improvisamente si blocca. E si stacca. Diventa passato. Rimane lì sulle rotaie. Mentre tu vai avanti.
Così.
Neanche te ne accorgi. Come non te ne sei accorto sulla banchina mentre conrollavi l’orario e il numero del treno.
Ma. Col senno di poi, qualcosa di diverso c’era. Un dettaglio. Ma. Fondamentale. Quello che ha permesso alla tua vita di slacciarsi, di lanciarsi, libera come una rondine che si libra rapida e disordinata nel cielo.
Non c’è un biglietto di ritorno. Nessun rettangolo stampato che costringa la tua vita a tornare su quei binari a riprendersi quello di cui si é liberata.

E laggiù, i motivi che ti hanno portato a quella che credevi essere la tua meta, stranamente non ti appagano. Certo, è un corso. Impari molte cose. Ridi. Conosci i tuoi compagni. Mangi con loro.

E intanto la vita è lì, impaziente.

lunedì 9 gennaio 2012

Vellutata di Topinambur

Per quei giorni in cui fa freddo. Tanto freddo. Quei giorni in cui le labbra si piegano in sorrisi malinconici e i sospiri si seguono l'un l'altro. Senza finire. Senza capire se si è tristi o solo confusi.

vellutata topinabur

Ingredienti (x2 persone):
900g Topinambur;
1 piccola Patata ca 150g;
1 Porri;
Olio Evo e sale q.b.

Procedimento:
Pelare i topinambur e la patata. Tagliarli a pezzi di dimensione più o meno uguale.
In una pentola far soffriggere il porro tagliato a fette fino a quando diventa trasparente. Aggiungere le verdure a pezzi e girarle qualche istante per farle insaporire col resto del soffritto. Coprire con acqua a temperatura ambinete. Portare a bollore e lasciar cuocere fino a quando patate e topinambur saranno dientati morbidi.
Spegnere il fuoco e far raffreddare per 10'-15', poi ridurre il tutto ad una crema liscia con il frullatore ad immersione. Salare e riportare sul fuoco per stringere o allungarela vellutata secondo la consistenza desiderata.
Servire caldo con dei crostini di pane.

domenica 8 gennaio 2012

Jelly Jelly di Melagrana e Moscato

Queste gelatine sono ottime e fanno davvero un grande effetto! Qui sono distribuite in questi deliziosi bicchierini ^_^ ma si possono usare degli stampi per budino co dei disegni un po’ più... Ehm, adulti?

jelli di melograno

Ingredienti (x2 persone):
300 ml Moscato o Spumante Dolce;
300 ml Succo di Melagrana;
2 C Agar Agar;
1 C Sciroppo di Riso;

Procedimento:
Estrarre il succo di melagrana usando lo spremiagrumi o sgranandole e centrifugando i grani.
In un pentolino unire il succo, il moscato (o Spumante) e lo sciroppo di riso. Mettere su fuoco moderato e, girando con una frusta, unire l'agar agar. Mescolare sul fuoco fino a quando i fiocchi di agar agar si saranno sciolti completamente. Quindi versare il composto nei bicchierini monoporzione. Lasciar raffreddare a temperaturra ambiente per poi metterli in frigo per almeno un ora.
Servire decorando con qualche grano di melagrana.

venerdì 6 gennaio 2012

Pere Ubriache e Glassate

Ecco un dessert che praticamente si fa da sè! Per farlo servono quelle piccole pere che si fanno solo cotte. Qui le chiamano ’martin sèc’.
In realtà non sono sicura che si scriva così...

martin sec

Ingredienti (x2 persone):
10 Pere tipo Martin Sec;
1/2 bottiglia Moscato;
3C Sciroppo di Riso;

Procedimento:
Lavare le pere e disporle in una pentola dove possano stare in piedi toccando il fondo. Irrorare con il moscato, distribuire lo sciroppo di riso sulle pere e aggiungere acqua (o altro moscato) quanto basta per coprire le pere.
Lasciare cuocere a fuoco lento fino a quando il liquido non sarà evaporato tutto lasciando sul fondo uno strato di sciroppo denso e lucido.
Porre una pera in ogni ciotola accompagnata dallo sciroppo rimasto sul fondo. Servire tiepido.

giovedì 5 gennaio 2012

Flan di Carciofi

Questi piccoli gioiellini sono un ottimo antipasto! Li abbiamo preparati da Oh! Mio Bio! per il pranzo di Natale e la sera che li abbiamo serviti la prima volta sono finiti in un attimo!
La salsina che li accompagna è invece una ricetta che Azabel aveva proposto lo scorso anno nello speciale dedicato alle feste di G2kitchen.

flan carciofi

Ingredienti:
10 Carciofi;
1 spicchio d'Aglio;
300g Tofu;
6 fette Pane Integrale (passato al forno);
1 cc Timo;
1cc Burro di Soia.

Procedimento:
Bollire i 9 carciofi.
Affettare finemente il carciofo avanzato e saltarlo in padella con mezzo spicchio d'aglio rosolato in un cucchiaio d'olio e un cucchiaino di burro di soia.Unire un cucchiaio o due di acqua di cottura dei carciofi e lasciare ammorbidire bene. Tnere da parte.
Tritare nel mixer il pane tostato. Aggiungere i carciofi tagliati a pezzi, lo spicchiod'aglio, il timo, un abbondante giro d'olio, un pizzico di sale e il tofu.
Frullare tutto insieme fino ad ottenere un composto omogeneo, poi distribuire in stampi monoporzione di silicone o alluninio e decorare la superficie distribuendo le fettine saltate in padella.
Infornare a 180º per 25'.
Prima di sformare i flan aspettare 10' circa. Sformarli su una teglia e infornare per altri 5'. Così facendo si formerà una deliziosa crosticina intorno a tutti i flan.

Per la salsina: frullare insieme un mazzetto di prezzemolo, 1/2 spicchio d'aglio, 1/2 cucchiaino di aceto di mele, 1 cucchiaio di capperi dissalati e olio quanto basta.

mercoledì 4 gennaio 2012

Eccomi!

Esisto ancoraaaa! Ringrazio tutti quelli che mi hanno scritto in questo luuungo periodo d'assenza. Non è successo nulla di tragico, solo un po’ di problemi con la mia mamma e la nonna che non riescono a gestire bene la loro... Convivenza forzata! ~_^ Io... Bhe diciamo che finalmente (forse) ho trovato lavoro! Cercherò di farmi perdonare con le prossime ricette... Un augurio di Buon Anno a tutti!