giovedì 11 febbraio 2010

Mc In Italy???

Ogni volta che si parla di Italia e 'made in italy' spesso si finisce a palare proprio della nostra tradizione gastronomica, vantando la paternità di molti piatti diventati celebri, come la pizza e la pasta al pomodoro. C'è un'adorabile individuo che di recente si diverte a scagliarsi contro i malefici litchi, i terribili avocado e i mortali ananas (su questo ha ragione, soprattutto se pensate a quanto male possono fare se vengono tirate addosso a qualcuno).
Il motivo di questo astio? Ebbene sono prodotti che vengono da... FUORI!!!
Ovvio, se non sono nati qui non possono essere considerati parte della tradizione italiana e non li dovremmo mangiare, perchè se lo facessimo danneggeremmo la nostra produzione. Inutile considerare che i cambiamenti climatici permettono ormai la coltivazione sui nostri territori di parecchi prodotti che hanno origini forestiere. Spesso ci si chiede cosa avremmo oggi nella tradizione italiana se questo individuo fosse esistito nel 1492.
Niente pizza, niente pasta al sugo, niente polenta, niente purè, patate al forno... niente!

Tuttavia questa persona ritiene adeguate dal punto di vista tradizionale e autoctono il Fast Food. Ci crede così tanto da apportare il timbro del suo ministero sulle pubblicità di una nota catena di Fast Food dalle origini tipicamente italiane: il McDonald!

Già. Da un po' di tempo a questa parte è nato questo progetto: tutte le schifezze del fast food saranno fatte con materie prime di origine 100% italiana.
Mangerete gli stessi prodotti grassi, le stesse patate fritte surgelate, gli stessi nuggest (di cui è meglio non chiedersi il vero contenuto), ingrasserete come al solito, vi ungerete le dita... MA lo farete con cibi prodotti entro i confini nazionali.
Poco importa se questo cibo viene considerato in tutto il mondo causa principale di obesità e disordini alimentari anche gravi. L'importante è che sia prodotto in Italia.
Certo è encomiabile che non arrivino da chissà dove, tuttavia questi prodotti non sono biologici, non sono etici, non sono sani. Sono normalissimi prodotti che rispettano le normative vigenti. Questo non li rende di qualità. Sono semplicemente accettabili in termini di legge. Cosa c'è di encomiabile nel fare un sacco di controlli al giorno? E' la legge che ti costringe. Aderire alle normative non è un vanto. E' normale. Non farlo è criminale. Fine.
Un'altra cosa criminale -o che dovrebbe esserlo- è incentivare tra la popolozione a seguire uno stile di vita malato. Perchè quel bollino piazzato sul manifesto è lì per dire: tranquilli, la carne non è malata, ha superato tutti i controlli, è a posto, potete mangiarla.
Ed è questo che interessa alla catena: vendere tanti BigMac.
Se poi alla gente si riempono le vene di grasso, o se gli viene un infarto, se diventa obesa non è un problema loro. Diventa un problema delle casse della Sanità Pubblica che dovrà buttare via soldi (nostri) per curare degli irresponsabili che non si sono mai fermati a pensare.

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