venerdì 25 marzo 2011

Una -di mille- Gru per il Giappone.

Spesso il nostro tipo di cultura lascia poco spazio ad alcune grandi verità. Drogati da una logica che riteniamo illuminata quando in realtà è cieca e ottusa, ci fidiamo di test medici che ci dicono di cosa siamo malati e di medicine dagli ingredienti impronunciabili che sopprimono senza pietà non solo la malattia, quanto la possibilità di comprenderne l'origine.
E così ci dimentichiamo che siamo tutti sullo stesso pianeta. Che respiriamo la stessa aria, vediamo lo stesso sole, alziamo gli occhi verso le stesse nuvole, beviamo la stessa acqua e giriamo tutti nella stessa direzione. Che siamo tutti connessi. Se qualcuno sta male, stiamo male tutti. Dimentichiamo, o peggio alcuni nemmeno sanno, che il pensiero spesso è più potente delle azioni.
Perchè viene prima. Perchè è decisione. Perchè è una possibilità pronta a manifestarsi.
Si dice: la mente concepisce, il corpo realizza. Più è forte il pensiero, più è alta la possibilità che si traduca in realtà. E più sono le persone che pensano la stessa cosa, più aumenta il potere sprigionato dalla stessa intenzione.
Credo che sia questa la 'spiegazione' della leggenda che promette che se si costruiscono mille gru di carta con la tecnica dell'origami, verrà esaudito un desiderio.

gru

Questa mattina mi sono svegliata e, dopo la colazione, ho letto l'ultimo post lasciato da Giulia (ma più Iaia) sul suo incantevole blog. E ho pianto. Ricorda la storia di Sadako Sasaki, una bambina che viveva ad Hiroshima, che aveva 4 anni quando venne sganciata la bomba nucleare sulla sua città. Lei non morì quel giorno, ma si ammalò gravemente di leucemia. Per guarire fece l'unica cosa che un bambino può fare in questo assurdo mondo di adulti: espresse un desiderio. E per far si che si avverasse cominciò a costruire gru di carta, proprio come diceva la leggenda che all'epoca la sua migliore amica Chizuko le aveva raccontato. Cominciarono a costruire gru, poi altri bambini cominciarono a costruire altre gru per aiutare Sadako, e altri bambini e altri bambini ancora. E ancora tanti altri.
Oggi una donna giapponese di nome Makiko ha avuto un'idea: che ogni persona costruisca una gru di carta per realizzare un desiderio di pace e guarigione per il Giappone.

E anche io ho costruito la mia gru. E ho dato le istruzioni a Pollo e l'ha costruita anche lui. E se Yuka avesse il pollice opponibile l'avrei fatta costruire anche a lui.
E ho scritto questo post per chiedere a tutti quelli che lo leggeranno di fare una gru di carta per il Giappone.

Il blog Mille Gru per il Giappone raccoglie le foto delle gru realizzate, e contiene la spiegazione dell'idea originale di Makiko, la storia di Sadako e alcuni tutorial per costruire la gru.

Questa piccola azione è un simbolo per dire che vogliamo che il Giappone possa guarire da questa grande catastrofe naturale estremamente aggravata dall'incoscienza umana, e che vogliamo che cose del genere non accadano mai più.
E se nessuno vuole più una cosa, allora sarà davvero improbabile che accada.

2 commenti:

(m)E-Food ha detto...

Ciao, passa a trovarmi, ho un premio per te!
Dessi

Marina ha detto...

Un modo carico di significato per essere vicini a quei territori... ho visitato il blog e cercherò la mia gru.
A presto