Quando si è già con le mani in pasta la curiosità di sperimentare ha il via libera: quale occasione migliore per pacioccare con la pasta, se non quando è già tutto pronto sul tavolo?
Ogni tanto mi rendo conto di aver preparato troppo impasto o di non voler fare per forza due forme di pane… Così uso la pasta per creare golose 'deviazioni', dopotutto non si può mica mangiare sempre solo pane, no?
Ogni tanto mi rendo conto di aver preparato troppo impasto o di non voler fare per forza due forme di pane… Così uso la pasta per creare golose 'deviazioni', dopotutto non si può mica mangiare sempre solo pane, no?
Ingredienti:
primo impasto del pane lievitato;
misto semi oleosi (sesamo, lino, pinoli, zucca, girasole…).
Procedimento:
primo impasto del pane lievitato;
misto semi oleosi (sesamo, lino, pinoli, zucca, girasole…).
Procedimento:
Seguire la ricetta per fare il pane fermandosi dopo il primo impasto lievitato (da 1h 1/2 - 2h a seconda della temperatura).
Dopo aver tolto coperte e teli, staccare un pezzo di pasta dalla palla e stenderlo con il mattarello sul piano di lavoro. Non aggiungere farina e soprattutto non impastare. La pasta lievitata ha una plasticità particolare che permette di modellarla senza che questa riprenda la forma originale. Se venisse rimanipolata perderebbe questa caratteristica e risulterebbe molto più difficile convincerla a stare giù distesa sul piano.
Spargere il misto di semi sulla pasta e passare ancora il mattarello per far penetrare i semini sulla superficie della pasta. Con una rotella, o con in coltello, formare dei rettangoli, spostarli su una teglia coperta con carta da forno o unta d'olio e infornare a 180° per 10' circa.
Conservare chiusi in una busta di carta per il pane o, se diventano troppo duri, in una bustina di plastica.
Dopo aver tolto coperte e teli, staccare un pezzo di pasta dalla palla e stenderlo con il mattarello sul piano di lavoro. Non aggiungere farina e soprattutto non impastare. La pasta lievitata ha una plasticità particolare che permette di modellarla senza che questa riprenda la forma originale. Se venisse rimanipolata perderebbe questa caratteristica e risulterebbe molto più difficile convincerla a stare giù distesa sul piano.
Spargere il misto di semi sulla pasta e passare ancora il mattarello per far penetrare i semini sulla superficie della pasta. Con una rotella, o con in coltello, formare dei rettangoli, spostarli su una teglia coperta con carta da forno o unta d'olio e infornare a 180° per 10' circa.
Conservare chiusi in una busta di carta per il pane o, se diventano troppo duri, in una bustina di plastica.
6 commenti:
Niente male questi cracker! Da provare!
Io li impasto a forma di grissino, il gesto di arrotolare è uno scacciapensieri!
Guarda un po'! http://nussypedia.blogspot.com/2011/03/grissini-multigrain.html
:D Siamo un po' telepatiche? ;)
@Nussy: Altrochè se ci leggiamo nel pensiero!!! Che belli i tutoi grissini! E quante varianti!!!
Al corso ci avevano proprio fatto vedere come preparare i gissini sfruttando la 'plasticità' che ha l'impasto a questo punto della lavorazione. Si tagliano dei salsicciotti di pasta lunghi circa un pollice e poi si allungano. Lunghi, lunghi, luuuunghi... Ovvero i classici grissini stiarati!
è da poco che ho sperimentato anche i creckers, troppo buoni! poi con i semi oleosi ancora di più!
chi
ottima idea per dare un senso al sacchetto di semi misti che mi guarda dalla dispensa :)
che aspetto invitante ! noi adoriamo i semi oleosi, vedremo di utilizzarli al più presto e questo sembra un ottimo metodo.
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